martedì 31 luglio 2012

Cucina al vapore ... Polpettone di tonno con torretta di patate

Il tempo corre inesorabilmente e siamo sempre catapultati avanti.
C'è chi non ha ancora fatto le vacanze estive ... ma nei negozi, oltre ai saldi, sono già apparsi i primi capi e le prime scarpe autunnali ... poi ad ottobre arriveranno i panettoni ed un attimo sarà Natale ... oh mamma, non ci voglio minimamente pensare adesso.
Lo stesso vale per i corsi in palestra ... in estate generalmente vengono sospesi e ripartono con calma con qualche lezione prova a metà settembre e poi con l'inizio dell'autunno si inizia un pò più seriamente ...
Sembrerebbe che le cose adesso siano un pò cambiate ... sarà colpa della crisi, sarà appunto che occorre sempre portarsi avanti prima degli altri ... ma mai e poi mai avrei pensato di partecipare ad una lezione di prova il 31 di luglio ...
Credevo fosse uno scherzo e pensavo ... ma chi ci sarà? Nessuno come minimo ... ed invece sbagliavo ... una quindicina di ragazze più o meno giovani belle pimpanti a provare zumba ... che diamine!!
E' una lezione di fitness con musiche afro-caraibiche e movimenti di danza latino mixati ai passi più classici dell'aerobica ... beh insomma, mi sono divertita tantissimo.
Naturalmente il corso partirà a settembre ma è stato davvero un episodio insolito in questo periodo dove si tende a staccare ed a riposare un pò.

Anche in cucina la voglia di far qualcosa di decente è ai minimi livelli ... il mio blog però non è in vacanza e pertanto vado avanti, seppure in modalità economy ;-)


 Ingredienti per due persone
150 gr di tonno
1 uovo
qualche cucchiaio di parmigiano
2 cucchiai di pangrattato
1 mazzettino di prezzemolo tritato
una decina di olive nere snocciolate
due patate grandezza media
pizzico di sale ed olio

Sgocciolare bene il tonno dalle scatolette; frullare ed unire tutti gli altri ingredienti.
Versare il composto su un foglio di carta forno e formare, con l'aiuto delle mani e della carta, un polpettone.
Chiudere bene le estremità come se fosse una caramella.
Nel frattempo lavare e sbucciare le patate e tagliarle in fettine sottili.
Io a questo punto ho utilizzato il cestello del varoma del Bimby per cuocere al vapore ma naturalmente potete usare qualsiasi vaporiera.
Ho lasciato cuocere per circa venti minuti al varoma a vel. 2 sia il polpettone che le patate su due ripiani diversi.
Terminata la cottura ho tolto il polpettone dalla carta forno, l'ho posizionato su di una teglia ed gli ho dato una passata sotto il grill del forno per qualche minuto per dargli una leggera doratura.
Lasciate intiepidire, tagliare a fette e servire con una bella insalata o, come nel mio caso, con una torretta di patate.
Prendete infatti le fettine, posizionatele una sopra l'altra sino appunto a creare una piccola torretta sul piatto, aggiungere un pizzico di sale ed un filo di olio.


Questo polpettone a fette è anche ideale per un picnic o per un pranzo sotto l'ombrellone.
Mmmm ... una bontà!

Buona notte a tutti ... io accuso i primi segni di stanchezza post-zumba! ;-)
Ciaooooooo

sabato 28 luglio 2012

Sono iniziate le Olimpiadi ... ed una beneaugurante pasta fredda tricolore con zucchine marinate, pomodorini e scamorza


Sono finalmente iniziate le Olimpiadi ... questo è il logo che preferisco con il nome di Londra e l'anno 2012 ben inserito nella scritta.
Il logo ufficiale fondamentalmente non se pò vedè ... riporta il 2012 in stile graffito dai colori un pò acidi ed è stato massacrato di polemiche  ... c'è chi ha accostato il logo ad una svastica, a Bart e Lisa dei Simpson in posizioni un pò ambigue fino alla polemica del popolo iraniano perchè il 2012, così come è stato scritto, è simile alla parola "Sion" che vuol dire Terra d'Israele ... e quindi via con l'indignazione ...
Del logo alla fin fine poco importa ... mi fa solo più rabbia che in questo grave momento di crisi il nostro bravo presidente è volato a Londra con tutto il suo bello staff a nostre spese (ma ovviamente qualcuno doveva andare a rappresentarci ... e passi) e che soprattutto per far parte dei giochi olimpici non basta solo essere bravi ma ci vogliono anche le adeguate raccomandazioni ... mah ... forse non è il momento delle mie polemiche e bisogna emozionarsi per tutto il resto ...
La cerimonia di apertura di ieri sera infatti è stata a dir poco spettacolare ... un vero concentrato di tradizione, effetti speciali, humor (la regina Elisabetta con il bellissimo 007 o Mr Bean) ... e soprattutto tantissima musica inglese ... Clash, Queen, Beatles, Rolling Stones, Sex Pistols, David Bowie, Vangelis,  Mike Oldfield dal vivo ... sino ad arrivare ai più recenti Radiohead, Oasis, The Prodigy, Underworld, Adele, Coldplay ... da paura davvero ... la classica sfilata delle nazioni partecipanti e l'emozionante accensione della fiaccola ....
Da oggi quindi tifiamo per i nostri azzurri con la speranza di portare a casa più medaglie possibili!!!

Per l'occasione vorrei proporre una benaugurante pasta tricolore ... molto semplice ma profumatissima.


Ingredienti per 2 persone
150 gr di pasta a piacere
2 zucchine
qualche foglia di menta
una decina di pomodorini
1 cucchiaio di aceto di mele
1 spicchio d'aglio
grana grattuggiato a piacere
50 gr di scamorza
olio e sale q.b.

Lavare ed asciugare le zucchine.
Tagliarle a fette e rosolarle per 2/3 minuti con un filo di olio in una padella mantenendole belle croccanti.
Toglierle dalla padella e metterle a marinare in una ciotola con delle foglie di menta tagliate a striscioline, l'aglio tagliato a pezzetti, un goccio di olio ed un cucchiaio di aceto di mele.
Coprire con una pellicola e mettete la ciotola in frigo per almeno mezz'ora.
Nel frattempo cuocere la pasta  al dente, scolarla, passarla sotto l'acqua fredda per bloccarne la cottura ed asciugatela con un panno pulito.
Tagliare la scamorza a dadini.
Lavare ed asciugare i pomodorini e tagliarli a metà.
Trascorso il tempo per la marinatura, versare la pasta in un'insalatiera, conditela con le zucchine marinate ed il liquido della marinatura (togliete i pezzetti d'aglio), aggiungere i pomodorini tagliati e la scamorza a dadini e completare con il grana grattuggiato.
Lasciare la pasta in frigo fino al momento di portarla in tavola.
E' una pasta molto semplice e con pochi ingredienti ma la marinatura dà un tocco veramente profumato e fresco a tutto il piatto.


FORZA AZZURRI!!!!!


E buon compleanno ad una persona molto importante della mia vita che oggi avrebbe compiuto 35 anni e che purtroppo ci ha lasciati diversi anni fa per colpa di uno stupido incidente stradale causato dalla disattenzione altrui ........ :-((((

mercoledì 25 luglio 2012

Cheesecake di albicocche con geleè di kiwi

Stamattina mi sono notevolmente innervosita: ma io mi chiedo ... come è possibile che certe persone siano così indisponenti e maleducate verso chi chiede gentilmente delle informazioni?
E' brutto da dire ... ma mi verrebbe quasi spontaneo augurare a queste persone di perdere il lavoro, giusto per far loro capire come ci si relaziona e ci si comporta.
E non stiamo parlando di uffici pubblici, l'assurdo è proprio questo .........
Ho richiesto qualche giorno fa via e mail in un punto di vendita autorizzato delle informazioni circa l'acquisto di alcuni biglietti per uno spettacolo teatrale all'Arena di Verona e nessuno mi ha degnato di una risposta.
Non ci sono mai andata e purtroppo non so bene come funziona il tutto.
Allora oggi telefonato e se davvero disturbavo e non era il momento opportuno per darmi retta potevano anche chiedermi di richiamare in un altro momento anzichè trattarmi male, parlandomi in fretta e furia e facendomi ampiamente capire che non avevano tempo da perdere per una cosa del genere.
Ci sono rimasta ... cosa avevo fatto/detto di male?
Nel tardo pomeriggio sono dunque andata di persona ad acquistare questi biglietti ... la signora che al mattino mi aveva risposto male si è scusata dicendomi che l'avevo chiamata davvero in brutto momento ... povera, lavora solo lei ... ma saranno state scuse davvero sincere o visto che ho speso dei soldi magicamente ha sfoderato delle belle parole di circostanza per tirarsi fuori dalla sua figura di palta?
Io credo più nella seconda ipotesi ... chissà perchè ... ma alla fin fine poco cambia e delle volte non vale nemmeno la pena arrabbiarsi per certe persone ...

Vi avevo già accennato una decina di giorni fa quando avevo preparato la mia prima cheesecake che avevo in mente di prepararne a breve un'altra questa volta alla frutta ... e così è stato ... detto e fatto!


Ingredienti (per una piccola tortiera diam. cm. 20):

Per la base:
180 gr di biscotti secchi
90 gr di burro fuso

Per la crema:
8 albicocche
250 gr di philadelphia
250 gr di ricotta fresca
200 ml di panna fresca da montare
100 gr di zucchero a velo
10 gr di colla di pesce

Per la geleè di kiwi
2 kiwi
10 gr di zucchero a velo
il succo di mezzo limone
4 gr di colla di pesce un goccio di acqua

Per la finitura finale:
fettine di albicocca


Preparare la base della torta frullando i biscotti secchi; aggiungere il burro fuso ed amalgamare bene.
Stendere il composto sulla base della tortiera a cerchio apribile precedentemente rivestita con la carta forno (la carta forno deve essere ritagliata precisamente ed applicata alla tortiera con del burro fuso per farla aderire molto bene).
Pressare bene il composto e riporre la tortiera in frigo a rassodare.
Ammollare la colla di pesce in acqua fredda.
Nel frattempo preparare la crema.
Togliere il nocciolo dalle albicocche e frullarle in un mixer; aggiungere la philadelphia, la ricotta fresca e lo zucchero a velo.
Prendere due cucchiai della panna fresca e metterla da parte (servirà per sciogliere la colla di pesce); la restante montarla.
Scaldare i due cucchiai di panna e sciogliere all'interno la colla di pesce che avrete ben scolato dall'acqua dell'ammollo; far raffreddare.
Unire il composto con la colla di pesce alla crema ottenuta ed infine aggiungere delicatamente la panna montata.
Versare la crema sulla base di biscotti, livellare bene e riporre la tortiera nuovamente in frigo per qualche ora.

Passato questo tempo (almeno 4/5 ore) preparate la gelèè di kiwi.
Ammollare la colla di pesce in acqua fredda.
Frullare i kiwi, aggiungere il succo del mezzo limone e lo zucchero a velo; passare poi il composto in un colino per separare tutti i semini dal frullato.
Versare in un padellino e scaldare leggermente; aggiungere la colla di pesce ben strizzata e farla sciogliere dolcemente.
Far raffreddare e versare sulla cheesecak; rimettere in frigo per altre 4/5 ore (o meglio ancora se tutta la notte).
Quando la dovrete consumare, toglietela dal frigo, estraetela dallo stampo e ponetela su di un piatto di portata; decorare con delle fettine di albicocca a piacere.


Questa volta non ho potuto fare la foto anche alla fetta tagliata visto che ho dovuto velocemente portarla a casa delle mie nipotine per una golosa merenda.

Un bacioneeee a tutti ed a presto!!!

Con questa ricetta partecipo al contest di Due cuori e una padella




ed alla raccolta di Dauly di cucchiaio e pentolone


lunedì 23 luglio 2012

Un'antipasto un pò insolito ... gamberetti con salsa al cioccolato

Abbiamo passato un fine settimana un pò instabile e le temperature si sono decisamente ridimensionate soprattutto al mattino ed alla sera ... naturalmente non ci aspettiamo la fine dell'estate ... ci mancherebbe altro ... e contiamo che il tempo si ristabilisca e che continui a fare molto bello e soprattutto caldo ;-)

Ma quanto è bella l'estate ... in casa si gira con una maglietta, un paio di pantaloncini corti, infradito e a volte anche scalzi ... si mangia all'aperto, una grigliata in compagnia e qualcosa di fresco e veloce ... si fa anche qualche lavoretto di manutenzione (ieri abbiamo smontare il nostro barbecue ed abbiamo tinteggiato le parti in legno con un nuovo colore rimettendolo a nuovo) senza che ti pesi farlo, si pensa a qualche week end di vacanza senza grosse pretese, si esce più spesso e volentieri anche per fare solo una passeggiata con il nostro cucciolo peloso ... insomma si vive tutto con un pizzico in più di serenità e leggerezza (e ne abbiamo tanto bisogno in questo periodo dove basta accendere la tv e guardare un telegiornale per demoralizzarsi all'istante).
Per essere sereni bisogna solo entrare nell'ottica del vivere delle piccole cose ... e naturalmente nel periodo estivo, per una cosa o per un'altra, si riesce a stare ancora meglio ... forse anche perchè non si hanno da pagare bollette astronomiche di luce e metano??? ;-)) Perchè no ... tutto alla fin fine aiuta! 

Oggi vi propongo una ricettina molto easy per un antipastino un pò insolito dal sicuro effetto.
Non avevo voglia di preparare una classica salsa rosa per condire i miei gamberetti e così ho pensato ad un condimento un pò alternativo.


Ingredienti per due persone:
300 gr di gamberetti
1 spicchio d'aglio
olio e sale q.b.
un mazzetto di prezzemolo
50 gr di cioccolato fondente
un goccio di latte q.b.
insalata verde a piacere condita

In una padella scaldare un goccio di olio ed aggiungere lo spicchio d'aglio.
Versare i gamberetti e rosolare per qualche minuto.
Salare ed aggiungere il prezzemolo fresco tritato.
In un pentolino sciogliere il cioccolato con un goccio di latte e mescolare ottenendo così una salsa abbastanza liquida.
In piccole coppette sistemare un letto di insalata verde condita con un pizzico di sale, un goccio di succo di limone ed un filo di olio.
Aggiungere i gamberetti intiepiditi, cospargere con la salsa di cioccolato e finire con un ultimo pizzico di prezzemolo tritato.


Una goduriosa bontà!
Buon inizio settimana! Un bacioneeeeeee
Monique

venerdì 20 luglio 2012

Proroga contest "Un paese nel cuore" fino al 5 di agosto ... un buon Imam Bayildi ed un ringraziamento speciale

Oggi in teoria scade il mio contest ... considerato però che alcune donzelle, un pò tirate con i tempi e gli impegni ma molto desiderose di partecipare, mi hanno chiesto di aggiungere una manciata di giorni in più, eccomi dunque a propogare la scadenza sino al 5 di agosto.
Spero che oltre alle loro possano arrivare ancora altre interessanti ricettine.
Andate pure QUI per trovare nuovamente tutte le indicazioni del caso.


Giusto per rimanere in tema di cucina straniera, sono a proporvi una fantastica ricettina di origini turche.
Mi sono volutamente ispirata, con qualche leggera modifica, alla ricetta della mia amica Eleni Kiokia che me l'ha fatta conoscere tramite il suo bellissimo blog che profuma di Grecia in tutti i sensi.

Il nome Imam Bayildi la dice già lunga ... significa "Imam svenuto".
Per Imam si intende una guida spirituale ... svenuto perchè questo tizio, dopo aver assaggiato il piatto, è svenuto dalla bontà oppure, teoria forse più probabile, perche si rese conto di quanto prezioso olio d'oliva è stato sprecato per prepararlo ;-)
Si perchè la ricetta originale prevede molto olio in cottura ... ma noi, rispettosi delle sane abitudini, pur buono che sia ne usiamo mooooolto meno.
Gli ingredienti sono molto semplici e tipici in questo periodo estivo ... melanzane, pomodori, cipolle (io ho usato lo scalogno), aglio, erbe aromatiche (io ho usato il basilico ma andrebbe benissimo anche la menta) ... ed in più, rispetto al piatto originale turco, c'è un fantastico tocco greco con l'aggiunta della feta sbriciolata (bravissima Eleni) che lo rende così un piatto bilanciato, unico e gustoso.


Ingredienti per due persone:
- 2 melanzane lunghe media grandezza
- scalogno
- uno spicchio d'aglio
- 2 pomodori maturi media grandezza
- sale, pepe, zucchero;
- olio e.v.o.;
- qualche foglia di basilico spezzettata;
- 80 gr di feta sbriciolata

Scegliere delle melanzane nere, lunghe e non troppo grandi in modo tale che cuoceranno più velocemente.
Lavarle bene, inciderle con un coltello su tutta la loro lunghezza facendo almeno 4 tagli ciascuna; salarle abbondantemente e lasciarle riposare almeno un'oretta in un scolapasta sul lavandino in modo tale che perdano un pò della loro acqua amarognola di vegetazione.
Non ne perderanno molta come quando le si taglia a fette ... ma è preferibile non saltare questo passaggio.
Trascorso questo tempo prendere una padella, aggiungere un goccio di olio d'oliva, far rosolare lo scalogno e lo spicchio d'aglio, aggiungere le melanzane intere girandole di tanto in tanto per qualche minuto a fuoco lento.
Proseguire la cottura di altri cinque minuti aggiungendo i pomodori tagliati a pezzetti, un pizzico di zucchero, di sale e pepe.
Posizionare le melanzane su di una teglia unta di olio; aggiungere la salsa di pomodoro ottenuta, coprire con un foglio di carta stagnola e cuocere in forno a 200 gradi per mezz'ora.
Nel frattempo prendere la feta e con l'aiuto di una forchetta sbriciolatela.
Togliere la teglia dal forno e procedere all'impiattamento.
Posizionare una melanzana intera al centro del piatto; tagliarla a metà con l'aiuto del coltello ed aprirla dolcemente senza romperla; aggiungere sopra un pò di salsa di pomodoro e cospargere in ultimo un pò di basilico spezzettato e la feta sbriciolata.
Servire tiepida o a temperatura ambiente.


Ringrazio infine di cuore due nuove amiche Fede di Julie and Julia cooking e Letizia di The Miss Tools per il loro premio come blog affidabile.
E' davvero un pensiero graditissimo!


Vi auguro un bellissimo week end!! Bacioniiiiiii






martedì 17 luglio 2012

Il gelato per Ernest Hemingway

E' morale ciò che ti fa sentir bene dopo che l'hai fatto, è immorale ciò che invece ti fa sentire male.
(E. Hemingway)
Ed eccoci alla sfida dell'MTC di luglio con l'idea della Mapi di farci preparare il gelato con o senza gelatiera.
La gelatiera non ce l'ho e le mie poche precedenti esperienze di gelato home made rasentano l'accettabile/mangiabile ... ma senza risultati pazzeschi ...
Da subito ho pensato di prendermi la pausa estiva per rivederci poi belli freschi con la sfida di settembre ... 
Ma poi no ... dura come sempre ho voluto stamparmi tutte le indicazioni della nostra Mapi, me le sono lette e rilette ed ho ben deciso di riprovarci almeno un'altra volta, perchè no? 
Sarà la ricetta, il tempo che ci ho dedicato nel prepararlo e nel mescolarlo, la posa della carta forno per impedire la formazione dei cristalli di ghiaccio, gli altri ingredienti che ho aggiunto io per aromatizzare ed accompagnare il gelato senza sovrastare il suo sapore ... non lo so ... nel complesso devo ammettere che mi è piaciuto molto. 
Certo il nome che ho dato a questo gelato sembra un pò pretenzioso ... ma tutto sommato non lo darei così per scontato! Dietro al nome c'è un luuuuuuuuungo studio ;-) per unire insieme tanti ingredienti tipici caraibici ... siamo poi in piena estate, c'è nell'aria tanta voglia di vacanza, di far festa e baldoria ... a chi non piacerebbe bere/mangiare qualcosa di tropicale leggermente alcolico??   
Bene ... chi è interessato mi segua! ;-)
Ho dunque preparato il gelato alla crema seguendo ben benino la ricetta e le indicazioni della Mapi che sotto vi ripoto ben benino ... ma anzichè aromatizzare la crema con la vaniglia l'ho aromatizzata con un sigaro cubano.
Si ... avete capito bene ... un buon sigaro cubano gentilmente offerto dal mio papà che li colleziona ma non li fuma (preferisce i nostri sigari toscani).
Gelato alla crema aromatizzato alle foglie di tabacco (resa 800 ml)
300 ml latte intero
300 g zucchero semolato
250 ml panna fresca
45-50 g tuorli (da 3 uova grandi)
1 sigaro cubano
Mettere in un pentolino il latte ed immergere il sigaro; lasciarlo almeno mezz'oretta.
Togliere il sigaro, aggiungere metà dello zucchero, mescolare per scioglierlo, poi mettere sul fuoco e portare fin quasi a ebollizione.
Togliere la pentola dal fuoco, coprire e lasciare nuovamente in infusione il sigaro nel latte per almeno altri 15/20 minuti.
Nel frattempo montare i tuorli con il restante zucchero finché il composto “scrive”.
Togliere il sigaro, portare il latte quasi a bollore e versarlo a filo sulle uova montate mescolando continuamente con una frusta.
Far addensare la crema inglese fino a quando non velerà il dorso di un cucchiaio e avrà raggiunto la temperatura di 85 °C.
Non superare questa temperatura o lo stadio della velatura del cucchiaio, altrimenti la crema si coagula e impazzisce.
Toglierla immediatamente dal fuoco e immergere la base della pentola in una ciotola contenente acqua e ghiaccio (io ho utilizzato direttamente il lavello della cucina) mescolando continuamente, altrimenti si raffredda solo quella a contatto coi bordi del recipiente, mentre il resto rimane caldo.
Se l’acqua si intiepidisce sostituirla con altra acqua fredda e ghiaccio per abbatterne rapidamente la temperatura.
Quando la crema sarà fredda trasferirla in un barattolo a chiusura ermetica e far riposare in frigo almeno un’ora (ed io qui ho riaggiunto il sigaro) o volendo anche tutta la notte: il composto deve essere freddo di frigorifero prima di passare alle fasi successive della lavorazione.
Togliere il sigaro ed unire la panna liquida al composto ed amalgamare bene.
Non avendo la gelateria ho sempre seguito nel migliore die modi i consigli dettati:
trasferire il composto in un contenitore basso, lungo e stretto munito di coperchio (le misure ideali sono cm 23x16x38), tappare e riporre nella parte più fredda del freezer per 60-90 minuti (io ho dovuto aspettare alcune ore perchè il composto nel mio freezer non era minimamente ghiacciato). 
Trascorso questo tempo la miscela sarà ghiacciata sulla base e sui bordi, ma morbida al centro.
Mescolarla molto velocemente con uno sbattitore elettrico per uniformarne la densità (volendo la si può trasferire velocemente nel robot da cucina per frullarla), poi riporla nuovamente nella vaschetta livellandola bene e rimettetela in freezer.
Ripetere il procedimento per altre 2 volte a intervalli di un’ora e mezza ciascuno; dopo la terza volta trasferire il gelato nella vaschetta che lo conterrà, preferibilmente in polipropilene e riempita fino a 6 mm dal bordo; coprire il composto con un rettangolo di carta forno fatto aderire alla sua superficie (per limitare la presenza di aria umida e impedire la formazione di fastidiosi cristalli di condensa sulla superficie), tappare e rimettere in freezer per almeno 2 ore (io l'ho lasciato tutta la notte per mangiarlo poi il giorno dopo). 
Prima di servirlo, passarlo in frigorifero per 20-25 minuti.
Il gelato avrà in questo modo una leggera nota piccante.
Il procedimento è sinceramente troppo articolato senza gelatiera! :-( Un conto è farlo, metterlo nel freezer e tirarlo fuori il giorno dopo ... un altro è mescolarlo per diverse volte ogni due ore.
Tant'è che per l'MTC questo ed altro! ;-)

Passiamo alla cialda al frutto della passione.
Eh si ... oltre a fumare sigari, Hemingway amava le donne ...
Il termine "passione" nel caso del frutto non va inteso nell'accezione di "ardore" bensì in quella di "patimento", nello specifico riferito alla Passione di Gesù (da Wikipedia) ... però ammettiamolo ... per aver avuto ben quattro mogli vuol dire che nel complesso un pò di vita travagliata e di patimento l'avrà avuto! ;-)



Ingredienti:
50 gr di burro
50 gr di frutto della passione
30 gr di farina
100 gr di zucchero

Amalgamare il tutto in un frullatore e poi mettere il composto nel frigo.
Dopo almeno mezz'oretta tirare fuori il composto, stenderlo abbastanza sottilmente su di un foglio di carta forno (o un foglio di silicone) ed infornare a 180 gradi per almeno 10 minuti.
Una volta raffreddato tagliare a pezzi irregolari o creare delle forme con l'aiuto del coppapasta (nel mio caso quadrato).

In ultimo dobbiamo preparare una piccola dose di Daiquiri, il cocktail preferito da Hemingway assieme al Mojito (celebre la frase "My mojito at La Bodeguita, my daiquiri at El Floridita").
Il Daiquiri è composto da una parte di sciroppo di zucchero di canna, da tre parti di succo di lime e da sei parti di rum bianco il tutto allungato con cubetti di ghiaccio e shakerato.
Aggiungendo solo una pallina di gelato otteniamo il frozen Daiquiri.
Naturalmente ho dovuto adattarlo alla coppa di gelato in particolar modo perchè questo "daiquiri my style" ha lo scopo di arricchire ma senza coprire.

Ingredienti per un soft Daiquiri per circa 3/4 coppe di gelato:
10 gr di sciroppo di zucchero di canna
il succo di 2 lime ben spremuti
30 gr di rum (nel mio caso non era bianco ed era aromatizzato da una stecca di vaniglia).
Mescolare e servire ben freddo sui gelati.

Ed ecco qui il risultato finale con l'aggiunta del mio soft Daiquiri.
Penso davvero che Hemingway sarebbe stato contento di mangiarne uno così guardando il mare.


Ho provato anche a prepararne una versione totalmente da bere.
Ho infatti messo due palline di gelato nel bicchiere, ho aggiunto un pò di soft Daiquiri e l'ho messo in frigo; ovviamente il gelato si scioglie completamente ... si tira fuori dal frigo e si beve subito freddo ... è assolutamente favoloso!!!!

Con questa ricetta partecipo ovviamente mtchallenge di luglio


Un bacione a tutti!!!









venerdì 13 luglio 2012

Cheesecake con yogurt alla vaniglia e copertura di cioccolato fondente e nocciole

Buongiorno è venerdì ed il week end è quasi alle porte.E' da un pò che non pubblico la ricetta di un bel dolcino elaborato ... la verità è che non ne stò preparando proprio per non indurre in tentazione ;-))
Qualche giorno fa però non potevo tirarmi indietro ... dovevo per forza preparare qualcosa di dolce per degli ospiti ma non mi veniva in mente nessuna idea particolare.
Durante le mie riflessioni mi è balenato in mente di provare a preparare una cheesecake ... non l'avevo mai fatta prima d'ora ma mi sembrava una giusta occasione per mettermi di impegno e tirare fuori una torta fresca, bene o male gradita a tutti in questo periodo.
Ho deciso che la mia prima cheesecake doveva contenere il cioccolato.
Non contenta di metterlo solo sopra come copertura ho deciso anche di metterlo un pò dentro e poi sotto vi spiego cosa ho utilizzato.

La torta ha fatto un successone e vorrei pertanto fare mie alcune parole tratte dal libro di Katherine Darling "Non tutto fa brodo" (vi ricordate che ve ne avevo parlato) che finalmente ho finito di leggere ...
"Era bello pensare che avevo realmente prodotto qualche cosa di tangibile per la gioia degli altri.
E' questa l'essenza dell'essere cuoco ... creare qualche cosa che dà piacere agli altri -si tratti di una fetta di pane o di un pasto di cinque portate- è un atto nobile e fonte di grande soddisfazione ..
Inoltre cucinare fornisce una gratificazione immediata: la felice riuscita di un piatto si vede nel giro di poche ore ..."
Insomma è così ... sperimentiamo, cerchiamo, curiosiamo, sbagliamo (almeno parlo per me) ma troviamo poi immensa soddisfazione quando qualcuno sinceramente e spontaneamente ci fa un complimento (direttamente a tavola, sul blog, qualche amico, etc.)

Ecco qui la mia dolce creazione:


Ingredienti (per una piccola tortiera diam. cm. 20):

Per la base:
160 gr di biscotti secchi
75 gr di burro fuso

Per la crema:
200 gr di philadelphia con milka
2 vasetti di yogurt alla vaniglia da 125 gr l'uno
200 ml di panna fresca da montare
100 gr di zucchero a velo
10 gr di colla di pesce

Per la ganache al cioccolato:
50 gr di cioccolato fondente
50 ml di panna fresca

Per la finitura finale:
nocciole spezzettate e cioccolato fondente spezzettato a piacere


Preparare la base della torta frullando i biscotti secchi; aggiungere il burro fuso ed amalgamare bene.
Stendere il composto sulla base della tortiera a cerchio apribile precedentemente rivestita con la carta forno (la carta forno deve essere ritagliata precisamente ed applicata alla tortiera con del burro fuso per farla aderire molto bene).
Pressare bene il composto e riporre la tortiera in frigo a rassodare.
Ammollare la colla di pesce in acqua fredda.
Nel frattempo preparare la crema mescolando la philadelphia con milka (ma quanto è buona ... ed è più light della nutella), i due vasetti di yogurt alla vaniglia (divini) ed infine lo zucchero a velo ben setacciato.
Prendere due cucchiai della panna fresca e metterla da parte (servirà per sciogliere la colla di pesce); la restante montarla.
Scaldare i due cucchiai di panna e sciogliere all'interno la colla di pesce che avrete ben scolato dall'acqua dell'ammollo; far raffreddare.
Unire il composto con la colla di pesce alla crema di philadelphia e yogurt ed infine aggiungere delicatamente la panna montata.
Versare la crema sulla base di biscotti, livellare bene e riporre la tortiera nuovamente in frigo per qualche ora.
Preparare la ganache di cioccolato: facendola riposare in frigo si indurirà rendendo la copertura solida e croccante.
In un padellino scaldare 50 ml di panna fresca; aggiungere il cioccolato fondente a pezzi e mescolare sino al completo scioglimento.
Far raffreddare a temperatura ambiente e versarla sulla torta; rimettere in frigo per almeno un'oretta per farla indurire un pò; infine concludere con una pioggia di nocciole e cioccolato fondente spezzettato e riporre nuovamente in frigo sino al consumo (la ganache deve essersi completamente solidificata).


Sono rimasta piacevolmente contenta del risultato tanto che ho in progetto già di prepararne un'altra nei prossimi giorni ..... questa volta con tanta frutta!

Vi mando una fetta virtuale a tutti voi augurandoVi un buon fine settimana!
Bacioooooo
Monique

Con questa ricetta partecipo al contest di Due cuori e una padella





martedì 10 luglio 2012

Equilibrio acido-basico del corpo ... e polpette di tofu con pomodorini ripieni

Buongiorno a tutti!Fa caldo e sono contenta che lo sia ovviamente, ci mancherebbe ... tra qualche settimana inizieremo a sentirne la mancanza ... il rovescio della medaglia è che arrivo alla sera che non mi reggo in piedi ... mi sento letteralmente sfibrata, per dirla in breve "a pezzi" ...

Questa di oggi è una delle ultime ricettine che ho preparato con l'ausilio del forno e risale a circa una quindicina di giorni fa.
Ho cucinato e mangiato per la prima volta il tofu ... da quando ho aperto questo blog è nata in me la voglia di conoscere e di sperimentare cibi nuovi ed il tofu rientra tra questi.
Lo conoscevo ma non mi ha mai interessato.
Mangio di tutto e non mi sono mai fissata sul mangiare determinati alimenti a scapito di altri ... è bello variare, provare cose nuove e seguire una dieta il più bilanciata.
Mi sono resa conto, in particolare in questo ultimo anno, di consumare molta più frutta e verdura di una volta e ne sono enormemente felice.
Potrebbe sembrare una frase banale ... perchè dovrei esserne contenta? 

E' da poco che ho iniziato ad interessarmi alla reazione chimica degli alimenti ed all'equilibrio acido-basico del corpo ... regolare il rapporto acido-basico e cioè contrastare l’acidosi tessutale diventa indispensabile per il benessere e per la prevenzione: quasi tutte le malattie sono accompagnate da una forte acidità tessutale e per riequilibrare questo importante rapporto bisogna agire in particolare sull’alimentazione.

"Quando una persona veramente desidera la salute, è necessario domandarLe, prima se è disposta a sopprimere le cause della sua malattia. Soltanto allora è possibile curarla." (Ippocrate, 460 a.C.).

In linea di massima tutte le carni, i legumi, i formaggi, i dolci, i cereali, alcune verdure, etc sono alimenti acidi e pertanto vanno "bilanciati" con prodotti alcalini (con ph maggiore di 7) quali verdura (centrifugati ed insalate), frutta dolce cruda, frutta acida (ma lontano dai pasti), yogurt magro fresco, miele, fibre.
Ovviamente non bisogna uscirne pazzi, tirarsi paranoie e non mangiare più nulla ... credo però che ci siano delle informazioni generali da sapere e da "capire" ... come ad esempio non mangiare la frutta a fine pasto (salvo la frutta dolce) ma mangiarla da sola come spuntino durante la giornata proprio perchè da un vero beneficio al corpo e mangiare tanta verdura durante il pasto per contrastare l'acidità degli altri alimenti.

Ci sarebbero ovviamente molte cose da dire e da approfondire ma mi faceva solo piacere accennarvelo e cogliere magari il vostro interesse in merito.

Passiamo finalmente alla ricettina.


Per le polpettine:

Ingredienti 2 persone (3 polpettine a testa):
1 panetto di tofu
20 gr di mandorle spellate
salsa di soia
semi vari
olio e sale q.b.

Tagliare a cubetti il tofu e farlo rosolare in padella con un filo di olio; durante la cottura aggiungere anche un goccio di salsa di soia per insaporirlo.
In un mixer tritare grossolanamente le mandorle; unire i cubetti di tofu e frullare.
Formare delle palline e passarle nei semi vari. 

Per i pomodorini ripieni:

Ingredienti per 2 persone (3/4 pomodori a testa):
3/4 pomodori tipo san marzano (dalla forma allungata) maturi
1 scalogno
una decina di olive nere snocciolate tritate
sale, pepe ed olio q.b.
3 cucchiai di pangrattato
menta fresca tritata
un cucchiaio di capperi scolati dalla salamoia e tagliati al coltello

Tagliare a metà i pomodorini e svuotarli dai semi e dalla polpa.
Salarli e lasciarli scolare per far perdere loro un pò di acqua.
Prendere una padella ed aggiungere un filo di olio; rosolare lo scalogno tritato, aggiungere poi le olive tritate grossolanamente e cuocere per qualche minuto.
Aggiungere infine i capperi tagliuzzati, il pan grattato e la menta tritata, mescolare velocemente e spegnere subito il fuoco.
Se necessario aggiungere un pizzico di sale ed una grattata di pepe.
Riempire i pomodorini con il composto ottenuto e posizionateli verticalmente su di una teglia oliata; aggiungere ancora una spolverata di pan grattato ed un filo di olio ed infornare a 150 gradi  per una trentina di minuti.


Comporre il piatto posizionando un letto di insalata verde condita con un pizzico di sale ed un filo di olio, tre polpettine di tofu e tre (o quattro) pomodorini ripieni.
E' un delizioso piatto unico da consumare leggermente tiepido o a temperatura ambiente.
Buona giornata!
Un baciooo
Monique

sabato 7 luglio 2012

Gazpacho di melone e tortilla di patate, menta e zucchine

Nonostante ieri sera il temporale abbia fatto abbassare un pò le temperature, oggi risplende nuovamente il sole ed ha ripreso a far caldo .... mai però come al centro-sud dove da domani prevedono l'arrivo di una nuova ondata di caldo dal nome Minosse.
Ma da quando gli anticicloni africani hanno dei nomi ... Scipione, Caronte ora Minosse e più avanti arriverà Lucifero ... mi ha molto incuriosito questa nuova tendenza e quindi ho voluto informarmi un pò di più per capire chi decide questi nomi.
Non ci volevo credere ... il direttore Antonio Sanò e la redazione del portale online ilmeteo.it dà questi nomi in completa autonomia tramite una votazione degli utenti iscritti alla loro pagina ufficiale di Facebook e poi il nome rimbalza nella rete ed nei telegiornali ....
Il colonnello Giuliacci spiega che in Europa, al contrario di altre aree geografiche mondiali, non c'è un'autorità competente che assegna i nomi perchè generalmente non si verificano eventi che causano grossi danni come gli uragani in America ... quindi, non essendo vietato da nessun ente, vengono dati questi nomi ad ogni ondata .... 
Gli unici in Europa che danno i nomi agli anticicloni più importanti sono i metereologi tedeschi utilizzando una lista già preparata ... peccato che il nostro vecchio "Scipione" in Germania l'avessero chiamato "Stefan" .... mah!
Ad ogni modo, con o senza nomi votati su facebook, il caldo da noi a Varese c'è e non si stà tutto sommato così malaccio! ;-))

Dopottutto questo preambolo sul caldo, Vi propongo un bel piatto fresco da bere e da mangiare di mia totale invenzione.
Ancora gazpacho ... dopo quello all'anguria, oggi quello al melone in una dose maggiore ideale per un piatto unico che non per un semplice aperitivo.


Ingredienti per 2 persone:
230/240 gr di melone
1 cetriolo
2 pomodori
2 cucchiai di aceto vino bianco
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale e pepe q.b.
eventuale acqua per diluire o cubetti di ghiaccio

Asportare leggermente le due estremità del melone; tagliarlo a metà, togliere i semi con l'aiuto di un cucchiaio e svuotare la polpa facendo attenzione a non avvicinarsi troppo alle estremità per rendere utilizzabili i due gusci come pseudo-tazze per contenere poi il gazpacho.
Spellare il cetriolo e pulire dai seimi i pomodori.
In un mixer frullare la polpa del melone, il cetriolo ed i pomodori, aggiungere l'aceto, l'olio ed il sale e pepe a piacere.
Passare il composto ottenuto in un colino e nel caso aggiungere un goccio di acqua per renderlo un pò più fluido (oppure aggiungere un cubetto di ghiaccio quando si serve) e riporre in frigo fino al consumo.

A questo punto preparare la tortilla, anche questo, come il gazpacho, tipica preparazione della Spagna.


E' una sorta di frittata preparata con patate tagliate a fette molto sottili e servita a tranci durante l'aperitivo spagnolo.
In questa mia versione ho anche aggiunto le zucchine e la menta per dare un tocco di verde e di profumo in più.

Ingredienti per 2 persone:
2 uova
una patata media tagliata a fette
una zucchina tagliata a fette
1 scalogno
7/8 foglie di menta tagliate fini al coltello
sale q.b.

Sbucciare la patata e tagliarla in fette sottili; lavare la zucchina e tagliarla nel medesimo modo idem lo scalogno.
Tagliuzzare al coltello la menta.
In una pentola con un filo di olio rosolare lo scalogno con le fette di patate; aggiungere poi le zucchine e rosolare appena qualche minuto mantenendole croccanti.
Nel frattempo sbattere in una terrina le due uova ed aggiungere al composto un pizzico di sale.
A questo punto prendere una padella abbastanza piccola (nel mio caso da 18 cm di diametro), ungerla di olio e quando calda versare prima le patate, le zucchine e lo scalogno e poi versare il composto con le uova; aggiungere un pò di menta tagliuzzata.
Lasciare cuocere e dopo un paio di minuti, girarla sull'altro lato, aggiungere della menta tagliuzzata e lasciare cuocere un attimo, infine girarla per un'ultima volta (gli spagnoli fanno proprio così ... la girano la prima volta per completare la cottura e la seconda per aggiustare i bordi).
Lasciarla raffreddare e tagliarla in quadratini.


Componete il piatto ... prendere il guscio del melone, versare il gazpacho freddo da frigo, aggiungere due cannucce e completare con dei quadratini di tortilla con delle foglioline di menta.


Con questa ricetta partecipo al contest di Cinzia e Valentina - verde e arancio vai in vacanza senza accendere il forno


Colgo anche l'occasione, visto che si tratta di una ricetta spagnola, per ricordarvi anche di partecipare entro il 20 di luglio il 5 di agosto al mio primo contest Un paese nel cuore.


Vi auguro di passare un buon week end.
Il mio è partito con il piede giusto.
Stanotte ho sognato mio cugino da poco scomparso ... generalmente ricordo poco o male i sogni che faccio ... ma questo è stato molto breve e chiaro  ... lui era in forma, sorrideva e mi ha fatto l'occhiolino ... ed io quindi voglio proprio sperare che voleva solo farmi sapere che sta bene.

Un bacione
Monique

mercoledì 4 luglio 2012

Gazpacho di anguria ... complimenti ai nostri cugini spagnoli e contaminazioni food e cinema

Sono in ritardo di qualche giorno rispetto alla finale degli Europei di calcio ma sono comunque a complimentarmi con i nostri cugini spagnoli per la meritata vittoria di domenica sera.
Non ce n'è ... saranno più forti, saranno stati meno stanchi dei nostri, tant'è che il risultato purtroppo parla molto chiaro ....... ne riparliamo magari tra due anni ai mondiali ;-)

Rimanendo sul tema Spagna, scartabellando sul pc in vista di una potenziale vacanza dalle loro parti, sono venuta a conoscenza che sull'isola di Maiorca abita e lavora uno chef di origine inglese chiamato Marc Fosh che ha ottenuto una stella Michelin proprio in Spagna e che ha aperto diversi ristorantini tra cui uno che si chiama "Fosh Food" con l'obiettivo di democratizzare la cucina più raffinata proponendo menù ricercati, cucinati a vista dinanzi al cliente e venduti a prezzi contenuti.
Organizza inoltre corsi di cucina con temi nuovi e curiosi dedicati al Detox Food per disintossicarsi oppure il Brain Food con piatti che deliziano il palato e nutrono il cervello.
Sono notizie prese da Internet ma mi hanno incuriosito tantissimo ed il gazpacho che vi propongo oggi all'anguria è proprio una sua creazione.
Lui stesso dice che questa ricetta è perfetta per una giornata molto calda perchè è davvero rinfrescante e consiglia di iniziare sempre in questo modo ogni pranzo estivo.

Questo mi sembra proprio il momento ideale per proporre un gazpacho ..... per complimentarci ancora una volta con gli spagnoli, perchè per l'appunto è ottimo da consumare in questo periodo estivo e per poter partecipare infine al bellissimo contest di Elisa -contaminazioni food and cinema.
Tema del contest collegare una ricetta ad un film ... e quale abbinamento più azzeccato è il vecchio film dell'ironico Almodovar "Mujeres al borde de un ataque de nervios" - Donne sull'orlo di una crisi di nervi -dove la protagonista Pepa, disperata perchè lasciata dal suo amante, serve a tutte le persone che arrivano a casa sua un gazpacho "arricchito" di una dose di sonniferi ... che forza ....
Il mio è ovviamente molto salutare ...


Ingredienti per 4 persone:
200 gr di anguria
1 cetriolo
4 pomodori
2 cucchiai di aceto di sherry (io ho usato l'aceto di vino bianco)
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale e pepe q.b.
acqua per diluire o cubetti di ghiaccio

Togliere i semi all'anguria, spellare il cetriolo e pulire i pomodori dai semini.
In un mixer frullare l'anguria, il cetriolo ed i pomodori, aggiungere l'aceto, l'olio ed il sale e pepe a piacere.
Riducete nel caso l'aceto secondo il vostro gusto.
L'aceto di sherry non è da intendere "di ciliegie" ... per sherry lo chef intende un vino liquoroso spagnolo (ed io ho utilizzato l'aceto di vino in sostituzione).
Passare il composto ottenuto in un colino e nel caso aggiungere un goccio di acqua per renderlo un pò più fluido (oppure aggiungere un cubetto di ghiaccio quando si serve) e riporre in frigo fino al consumo.


Ho posizionato sopra ogni bicchierino uno spiedino con pezzetti del parmigiano terremotato e cubetti di cetrioli.


E' la prima volta che preparo una zuppa fredda e vi devo dire che l'ho trovata assolutamente favolosa ... rinfresca, riempie e ti prepara alla portata successiva.
Ovviamente nel mio caso è molto fluida, senza pane, in dose limitata ed ideale per un aperitivo/primo piatto di grande effetto e bontà.

Cara  Elisa ti lascio la mia ricettina.

Un bacione a tutti!
Monique


martedì 3 luglio 2012

Parmigiano terremotato ... e samosas di zucchine e provola

Anche ieri non ero molto dell'umore adatto per scrivere qualcosa ... nemmeno a farlo apposta sarebbe stato il compleanno di mio cugino e quindi era ancora tempo di silenzio e di ricordi ... Certo non è che oggi tutto è a posto e si può voltare pagina serenamente  ... si "tenta" solo di tornare alla normalità con un pensiero ed una preghiera per chi non è più con noi ...

Domenica sono riuscita ad acquistare un pò di parmigiano terremotato nella piazza della mia città e ne sono molto felice ... è stata un'iniziativa molto sentita e gettonata visto che nel giro di poche ore sono riusciti a vendere tutti i pezzi che avevano a disposizione.

Ho deciso di provare a fare i samosas.
Sono un'antipasto-snack di origine indiana, "adottato" poi da tutto il mondo ... sono infatti molto apprezzati nell'Africa orientale.
Generalmente vengono fritti ma nel mio caso, per avere un piatto unico più light, ho preferito cuocerli al forno.
Sono anche contenta di aver utilizzato per la prima volta la pasta fillo ... era da tantissimo tempo che la cercavo nei supermercati, ma niente era introvabile ... poi un giorno sono riuscita a trovarla in un grande ipermercato che abitualmente frequento ... evidentemente hanno iniziato a venderla da non molto ...
Benissimo ... ecco qui il piattino finito


Ingredienti per 2 persone (3 samosas a testa):

4 fogli di pasta fillo rettangolari  (circa cm. 36x39)
100 gr di provola affumicata a scaglie
100 gr di ricotta
2 cucchiai di parmigiano grattuggiato
100 gr di zucchine (circa due piccole)
menta fresca
pistacchi tritati
un uovo (da usare come collante)

Tagliare a scaglie la provola affumicata (io mi sono aiutata con la mandolina)
Lavorare la ricotta a crema ed aggiungere la provola a scaglie.
Preparare nel frattempo le zucchine: utilizziamo solo la parte esterna se le zucchine sono molto grosse altrimenti utilizziamo delle zucchine piccole e  tagliatele a piccoli dadini.
Versare dell’olio in padella e far soffriggere i dadini di zucchine a fuoco alto per poco tempo (devono rimanere belle croccanti); salare e pepare.
Una volta pronte versare le zucchine nella ciotola con la ricotta e la provola; aggiungere della menta spezzettata fine, dei pistacchi tagliati grossolanamente e del parmigiano grattuggiato (nel mio caso quello terremotato appena comprato).
Prendere la pasta fillo e tagliare delle strisce larghe circa cm. 10.
Prendere un uovo e sbatterlo in una ciotola (servirà solo da collante).
Prendere una striscia, spennellarla di uovo ed "incollare" sopra un'altra striscia della medesima grandezza per dare ai triangoli una consistenza maggiore; a questo punto appoggiare un po’ di composto sulla striscia e spennellare la restante parte con l’uovo; formare i triangoli di pasta fillo arrotolando su sé stessa la pasta.

Questi triangolini possono cuocere in forno (e quindi vanno spennellati con un po’ di burro per non farli seccare durante la cottura) oppure fritti nell’olio di semi bollente.
Io li ho cotti in forno a 180 gradi per circa una decina di minuti; l'importante è controllare che la pasta non si colori troppo e che il composto interno non si gonfi spaccando la pasta e fuoriuscendo.

Salare e servirli con dell'insalata verde condita con un filo di limone e di olio d'oliva.
Volendo si possono accompagnare anche con una leggera salsa allo yogurt (io ho preferito gustarli senza ... assaporando la provola fusa, le zucchine croccantine, il profumo ed il sapore della menta fresca ....)



Buona giornata a tutti!
Monique

domenica 1 luglio 2012

Siamo come le comete ... e Brava Giulia di Vasco

Stasera non voglio essere criptica ma non sono proprio dell'umore adatto per pubblicare ricette e fare qualche battuta ... ho passato una giornata di silenzio, di pianto e di pensieri ... ed ora tornata a casa mi sento di concludere questa lunga giornata semplicemente con un ricordo ed un ultimo saluto a mio cugino che ci ha lasciato nel pieno della sua vita.
Era una tra le persone più forti e vitali che possa mai avere conosciuto ... solare e sempre disponibile per chiunque (non sono le solite frasi fatte che si dicono in queste situazioni ... ma è proprio la realtà delle cose) ... una persona che durante la sua malattia, che l'ha ovviamente divorato, ha sempre cercato di far finta di niente e di ripetere che stava bene per fare in modo che non ci preoccupassimo più del dovuto ...

"Siamo come le comete che lasciano la propria scia" ha detto il prete ... un puntino nell'universo ... non è importante essere dei personaggi conosciuti ... importa che lasciamo un segno nella nostra quotidianità alla nostra famiglia ed ai nostri cari ... e così è stato ...

Ma io non me lo voglio ricordare come l'ho visto per l'ultima volta quindici giorni fa  ... ma me lo voglio ricordare quando era forte ed in forma ... potrebbe essere una banalità quella che vi stò per dire, ma mi continua a frullare in testa un episodio di quando tanti anni fa con mia mamma siamo andati a trovarlo a casa e c'era la canzone di Brava Giulia di Vasco sparata a manetta che proveniva da una radio in garage ... lo chiamavamo e lui non ci rispondeva ... forse era uno dei primi periodi che mi ero messa ad ascoltare le canzoni di Vasco Rossi ... l'album C'è chi dice no l'avrò ascoltato e riascoltato mille volte ... poi tutto ad un tratto lui è sbucato da non so dove ... immancabilmente stava sistemando qualcosa come era suo solito fare ...
A me piace ricordarlo così ... vivo, instancabile, lavoratore, con questa Brava Giulia che aleggia nell'aria ... e lui che ora si stà facendo un lungo viaggio ...

...
Scrivilo sui muri.......
Io Voglio vivere senza mai....
senza mai perder neanche un'occasione ...

Io non mi siedo lì
Io voglio vivere "sopra......"
Io voglio vivere una volta sola!
....

(Brava Giulia - Vasco Rossi)





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