venerdì 28 settembre 2012

Torta salata con speck, feta, ricotta e fichi neri

Stò passando delle belle giornate di festeggiamenti per il mio compleanno e ne sono enormemente felice.
Ringrazio anche voi che mi seguite per gli auguri e le belle parole che mi avete inviato.
Grazie grazie ancora!!!!
In questi giorni non ho cucinato niente di nuovo anche perchè spesso sono fuori casa.
Sono rimasta un pò indietro anche con le visite ai Vs blog ma nessun problema ... tra qualche giorno torna tutto nella normalità ... e poi ho ancora un pò di ricettine in archivio pronte per essere pubblicate.

Eccone una veramente speciale.
E' una torta salata con ingredienti ricchi e sostanziosi, ideale come piatto unico.


Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
5/6 fette di speck
100 gr di feta
150 gr di ricotta fresca
2 cucchiai di latte
sale e pepe q.b.
5/6 fichi neri

Stendere la pasta sfoglia e posizionarla in una tortiera rivestita di carta forno.
Bucherellare la pasta con una forchetta.
Posare le fette di speck sul fondo della tortiera.
Prendere la feta, tagliarla a striscie sottili e adagiarle sopra le fette di speck.
In una ciotola lavorare la ricotta con il goccio di latte, salare e pepare q.b.
Versare il composto di ricotta sopra le strisce di feta.
Lavare ed asciugare delicatamente i fichi; tagliare a fettine e disporle sopra il composto di ricotta.
Infornare in forno caldo a 200 gradi per 20/25 minuti.
Servire calda o tiepida con un buon bicchiere di vino.


E' veramente appetitosa!!!
Un bacione e buon week end!!!!

mercoledì 26 settembre 2012

Tanti auguri .... a me

"Il segreto per rimanere giovani stà nell'avere una sregolata passione per il piacere."
(O.Wilde)


Ecco ci siamo ..
oggi è il mio compleanno!!
Sono nel mezzo ... tra gli "enta" e gli "anta"
7 cari lustri di vita
.... e quindi si fa festa!!!!!!!!!



Come dicevo in un post di una quindicina di giorni fa, delle volte mi sento sulle spalle molti più anni di quelli che ho soprattutto quando torno a casa alla sera stanca, stanchissima ...
Col passare degli anni temo anche l'avvicinarsi di questa data ... è un pò come l'inizio di settembre o il capodanno ... per me è un giorno di bilanci e di pensieri ... un altro anno è andato, come l'ho passato, è stato vissuto pienamente o ho tirato semplicemente a campare ... e così via ...
E poi il numero di anni ... è un numero ... però cavoli aumenta sempre più e soprattutto così velocemente.
Fino ai vent'anni il tempo sembrava non passare mai e si voleva crescere ... ed anche in fretta.
Tra i venti ed i trenta ... si passavano ... ma si era sempre in una fase di crescita e di grandi novità ... si inizia a lavorare, si inizia ad essere abbastanza indipendenti economicamente, si lascia la famiglia per andare a convivere (almeno questo è successo a me ... oggi siamo invece nell'epoca dei "bamboccioni" che rimangono in casa fino a trent'anni ed oltre anche per colpa della crisi).
E tra i trenta ed i quaranta?
Io sono assolutamente a metà strada ... e cosa si fa? Si consolida quello ottenuto e costruito sino ad ora, si viaggia magari un pò di più, mi sono sposata ... ed il tempo corre inesorabile senza fermarsi ...
Già è tempo di riflessioni ... ma è anche tempo di fare tantissima FESTA!!!!!
Lo temo ... ma quando poi arriva questo fatidico giorno mi lascio andare e parto con i festeggiamenti che più o meno, tra parenti ed amici, arrivano a perdurare per diversi giorni.
Oggi dunque mi sento bene, alziamo i calici e brindiamo a me, alla vita e a tutti voi!!!!!!!
Un bacioooooo



domenica 23 settembre 2012

Insalata estivo-autunnale con pollo grigliato aromatico, mela e pesche

Nell'immaginario collettivo seguire una dieta vuol dire mangiare molto poco, senza condimenti (o quasi) e generalmente cose poco gradevoli sia al gusto che alla vista.
Certo se si guardano le porzioni indicate dal dietologo di certi alimenti ti viene da svenire ... come è possibile che, oltre a tanta verdura e frutta, se scelgo il prosciutto crudo dovrei ritenermi "sazia" mangiandone solo quattro fettine mentre se scelgo il pesce o le carni bianche ne possono addirittura mangiare 200 gr??
Ma noi food blogger non ci diamo per vinte anche perchè vorrebbe dire chiudere il blog (mi metto a fotografare mezza mozzarella con un piattone di insalata??) ... scatta dunque il fattore "fantasia" realizzando dei piatti unici completi di ogni sostanza nutritiva e cercando di non far mancare mai la varietà, il sapore, i colori, i profumi ...
La ricetta di oggi potrebbe anche essere scontata ... il pollo ...
Grigliato
Insalata
Solita storia vista e rivista.
Invece no ... il pollo è aromatizzato acquistando un sapore davvero unico.
C'è la mela (della nuova raccolta) tagliata a bastoncini così come le pesche ed il tutto è stato condito con un cucchiaio di senape, olio, limone e sale.
Banale? Forse ... ma è sicuramente un pasto completo e ben bilanciato anche grazie alla presenza di alcune fette di pane integrale.
Stò facendo diversi esperimenti (che troverete inevitabilmente nei miei prossimi post) e sinceramente mi rendo conto di sentirmi bene e "sazia" ... non mi viene voglia di mangiare dolci (anche se una volta o due alla settimana qualche coccola dolce non me la faccio mancare), non mi vengono le improvvise crisi di fame e voglia di mangiare schifezze varie ... stò scoprendo e mangiando molta verdura in più, sia cruda che cotta ... sono molto soddisfatta insomma e volevo trasmettere anche a voi questa mia maggiore consapevolezza.


Ingredienti per due persone:

Per la marinatura:
pepe verde in grani
bacche di ginepro
rosmarino
1 spicchio di aglio
1 peperoncino secco
succo di limone
olio e sale

200 gr di petto di pollo tagliato a fette
400 gr di insalata mista
1 mela
2 pesche
1 cucchiaio di senape
olio, sale e limone q.b.
quattro fette di pane integrale


In una ciotola preparare la marinatura: mettere un goccio di olio, il pepe in grani, delle bacche di ginepro schiacciate, l'aglio tagliato a fettine, gli aghi di un rametto di rosmarino, un peperoncino secco spezzettato (togliere qualche semino interno per limitare la piccantezza), il sale ed il succo di limone.
Adagiare le fettine di pollo nella marinatura e girarle da ambo i lati.
Lasciarle nella marinatura per almeno mezz'ora o un'oretta.
Passato questo tempo, riscaldare una griglia leggermente unta di olio e cuocere le fettine di pollo circa 5 minuti per lato.
Nel frattempo tagliare a bastoncini una mela e due pesche.
Una volta pronte, togliere le fettine di pollo dalla griglia e tagliatele a striscette.
Condire l'insalata con un'emulsione composta dal cucchiaio di senape, olio, limone e sale.
Aggiungere le striscette di pollo e la frutta a bastoncini.


Buona serata!
A presto
 



giovedì 20 settembre 2012

Torta salata con cavolini di Bruxelles, fettine di patate e stracchino

Siamo alle porte dell'autunno.
Tutto è ripartito ... lavoro, palestra ......... dieta ;-)
E' ripartita anche la sfida dell'mtchallenge dopo la pausa estiva ... tema del mese la torta pasqualina.
Come al solito, dopo aver visto il nome della ricetta prescelta, mi si è presentata la nebbia davanti ... e dopo aver letto che bisognava tirare le sfoglie con il mattarello ed i "pugni" ... mi è venuta la mezza idea di desistere per questo giro.
E poi no, perchè ... questo tipo di torta non l'ho mai preparata ed è sempre interessante provare a fare qualcosa di nuovo ... e quindi via, si partecipa.
Devo ammettere che, al contrario dei miei timori iniziali, la pasta che si ottiene seguendo la ricetta della Vitto è spettacolare, profumata e facilmente lavorabile.
Sinceramente ho provato un pò ad usare anche i pugni così come lei ci spiega.
Iinutile dire che inevitabilmente mi si formava qualche buchino ... provarci si, ma essere brava e riuscirci al primo colpo sarebbe stato troppo.
Questa tipo di torta, anche se non l'ho mai realizzata, mi ricorda ovviamente il periodo pasquale, la primavera, le prime fioriture ... quindi, dopo aver visto la cupola che si ottiene soffiando dell'aria con una cannuccia (che forza e chi lo avrebbe mai immaginato??) mi è venuta in mente la forma di un cappello da decorare con una corona di fiorellini stilizzati (quando ho visto la ricetta della torta con le melanzane di Loredana con quelle decorazioni ho pensato di non essere la sola ad aver avuto quella idea).
Entrando nell'autunno ho pensato però di realizzare non la pasqualina classica ma una torta salata con un ripieno di stagione ... ecco che ho pensato di utilizzare le patate della nuova raccolta estiva appena arrivate dal fruttivendolo e i cavolini di Bruxelles anch'essi appena comparsi sugli scaffali.
Patate e cavolini, una bella accoppiata ... ma ci voleva un tocco in più e quindi ho pensato di cuocere il tutto con un vapore aromatizzato al rosmarino e chiodi di garofano.
Come formaggio d'insieme ho usato lo stracchino e del parmigiano.
 
Ingredienti:

Per la pasta (ricetta e procedimento della Vitto)
300 gr di farina 0 meglio se manitoba in quanto regge meglio quando si tira
sale
30 gr di olio
75 ml di vino bianco secco
75 ml di acqua

Impastare la farina 0 con il sale, aggiungere l'olio ed i restanti liquidi e lavorare sino ad ottenere una pasta morbida ma non appiccicosa.
Dividere in cinque palline e fare riposare coperta almeno un'ora (meglio due).


Per il ripieno
(per una tortiera di cm. 22 di diametro)
200 gr di cavolini di Bruxelles
2 patate grandezza media
2 rametti di rosmarino
7/8 chiodi di garofano
125 gr di stracchino
50 gr di parmigiano
sale e pepe q.b.

Lavare e pulire i cavolini e tagliarli a metà.
Pelare le patate e tagliarle a fettine.
In una vaporiera a più strati disporre i cavolini e le patate a fette; nell'acqua aggiungere due rametti di rosmarino ed i chiodi di garofano.
Cuocere al vapore per una ventina di minuti.
Le verdure saranno profumatissime.
Mescolare delicatamente i cavolini con lo stracchino ed il parmigiano, salare e pepare.

Stendere una pallina in una sfoglia sottile e foderare il fondo e le pareti di una teglia tonda unta d’olio facendola debordare (ungere anche il bordo della teglia altrimenti la pasta si strapperà quando dovrete arrotolarla).
Ungere la prima sfoglia con dell'olio e stendere la seconda sfoglia.
Posizionare uno strato di fette di patate e versare il ripieno di cavolini e formaggio.
Finire con un ultimo strato di fette di patate.


Tirare le altre tre sfoglie, spennellando ogni sfoglia con l'olio prima di posare la successiva.
Sistemare una cannuccia tra la terza sfoglia e le ultime due per soffiare aria e formare un palloncino.
Arrotolare il bordo a cordoncino, togliere velocemente la cannuccia e sigillare bene.


Decorare a piacere con la pasta formando dei piccoli fiorellini da posizionare lungo la chiusura.
Infornare a 180° per 40-50 minuti o fino a doratura della pasta.
Appena tolta dal forno spennellare delicatamente di olio.
Raffreddandosi la pasta si ammorbidirà e, se l’avrete fatta abbastanza sottile, scenderà come un velo.
A me la sfoglia più esterna è rimasta un pochino alzata ma credo che nel complesso sia venuta bene (e soprattutto era molto buona).


Lascio alla Vitto ed alle donzelle dell'MTC l'ardua sentenza!


Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di settembre


Un bacione e a presto.

martedì 18 settembre 2012

Quattro chiacchiere sul cibo biologico ... e polpettine con cuore d'uva

"L’uomo è ciò che mangia."
Ludwig Feuerbach - filosofo tedesco


Qualche giorno fa ho letto in rete un articolo del quattro settembre circa i risultati di un'ultima ennesima ricerca americana sul cibo biologico, l'avete letta anche voi?
A quanto pare sembrerebbe che i prodotti biologici sono più buoni perchè contengono meno pesticidi ma non contengono più sostanze nutritive.
In sostanza tra i cibi biologici e quelli tradizionali non c'è differerenza se si considerano gli effetti sulla salute.
Il dottore a capo di questa ricerca ha ricordato che spesso la gente mangia biologico perchè è interessata al benessere degli animali o è preoccupata per l'inquinamento ambientale ma ci tiene far sapere a queste persone che questi alimenti "non sono nè più sani nè più nutrienti".
Questa ricerca sembrerebbe in sintonia con un'altra inglese condotta tre anni fa in cui avevano affermato le medesime cose ... ma ci sono anche molti altri studi condotti in questi anni con pareri molto discordanti tra loro tra cui quelli che sostenevano come i cibi biologici fossero più ricchi di sostanze nutritive ed antiossidanti e come contenessero meno sostanze tossiche.
E noi consumatori a chi dobbiamo credere?
I cibi biologici costano molto di più perchè sono il risultato di una produzione più attenta e controllata ... ma c'è da crederci? I prodotti sono davvero monitorati?
Non ci sarà mai la certezza di sapere cosa mettiamo in bocca ... tranne che per quello che viene coltivato in modo ecologico nel proprio orticello (o quello di parenti e amici), per la frutta delle proprie piante e per le bestiole, come polli e conigli, dove si sa cosa gli viene dato da mangiare ...
Ovviamente questo discorso vale anche per piccole aziende agricole che magari conosciamo bene e a cui ci affidiamo ... non tutti infatti si possono permettere di avere e gestire un orto o di allevare animali ...
E' un salutare ritorno al passato??
Probabilmente si se si pensa anche a come ultimamente si sente molto parlare di prodotti freschi a Km 0 acquistati direttamente sul posto a prezzi minori, sostenendo così le piccole aziende ed evitando l'inquinamento da trasporto.
Potrebbe essere questa la direzione giusta senza spendere un mucchio soldi per un biologico "incerto" e per avere almeno la frutta e la verdura fresca di stagione ad un prezzo davvero interessante.
Voi cosa ne pensate??

Oggi vi propongo una sorta di antipasto un pò insolito magari da servire piacevolmente a buffet.
E' una ricetta tratta dalla rivista Subito Pronto in cucina di qualche anno fa (butto tante cose ma le riviste di cucina e di viaggi sono sempre ben conservate ...) da me leggermente rivisitata.
Sono delle polpettine con un cuore di uva nera e del purè di patate passate nel forno anzichè classicamente fritte nell'olio.
E' ben difficile che mi metta a friggere per molti motivi! ;-)

  
Ingredienti per circa 20 polpettine:

Per il purè di patate
500 gr di patate
sale q.b.
175 gr di latte
15 gr di burro
15 gr di parmigiano grattuggiato

almeno una ventina di acini di uva nera
oltre a quelli per guarnire alla fine
pan grattato e farina q.b.
1 uovo



Preparare il purè.
Lessare le patate con la buccia in acqua salata sino alla completa cottura.
Scolatele, sbucciatele quando sono ancora calde, riducetele a tocchetti e passateli nello schiacciapatate.
In un tegame su fuoco basso versare la purea ottenuta, aggiungere un pizzico di sale e poco per volta il latte caldo e mescolare con un cucchiaio di legno sino ad ottenere un composto cremoso; aggiungere un pezzetto di burro ed il parmigiano.
Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.
Nel frattempo lavare gli acini d'uva, asciugateli con della carta da cucina e poneteli in freezer per almeno trenta minuti.
Passato questo tempo, se volete che il purè aderisca meglio, passate gli acini nella farina ed eliminate la parte superflua.
Una volta che il purè è freddo potete procedere alla preparazione delle polpettine.


Rompete un uovo in un piatto, aggiustate di sale e pepe e lavorate qualche istante con una forchetta.
Versate in un altro piatto della farina ed in un altro ancora del pane grattato.
Tirate fuori dal freezer gli acini d'uva.
Raccogliete il purè e, poco alla volta con le mani inumidite, modellatelo intorno ad ogni acino d'uva formando una sorta di polpetta.
Rotolatela nella farina, tuffatela nel piatto con l'uovo e passatela in ultimo nel piatto con il pangrattato e così via per tutte le altre.
Disponetele su di una teglia rivestita con carta forno, versate un goccio di olio ed infornate per una ventina di minuti a 180 gradi.


Fate conto per un antipasto di prepararne massimo due o tre a testa perchè riempiono molto.
Vi consiglio di aromatizzare il più possibile il purè per rendere ogni polpettina saporita: mentre lo preparate aggiungete dunque una grattata di noce moscata o altre spezie che più vi piacciono.
Una valida alternativa al purè di patate potrebbe essere quello di zucca che, se non lo avete mai provato, è davvero speciale e saporito.
L'anno scorso avevo preparato il purè con la zucca e le patate insieme; se volete leggete qui la ricetta con la mia personale millefoglie di cotechino.

Un salutone a tutti!

Con questa ricetta partecipo al contest di Cinzia e Valentina - pensieri viola





sabato 15 settembre 2012

Confettura di pesche con caffè e vaniglia

"Pare che gli italiani non possano guardare un posto elevato senza desiderare di metterci qualcosa in cima ... e poche volte l'hanno fatto più felicemente che al Sacro Monte di Varese"
Samuel Butler - scrittore inglese

Sono appena tornata da un bel giretto nella nostra vicina Varese.
Le poche volte che vado è di solito per fare un giro per negozi lungo il corso principale o per far l'aperitivo o cena con qualche amico o per andare al cinema ...
Ma questa città offre molto di più ... ed oggi abbiamo deciso di gironzolare un pò diversamente dal solito.
Siamo saliti sul bellissimo Sacro Monte posto all'interno del Parco Naturale di Campo dei Fiori sulle cui pendici si snoda una strada acciottolata che tocca 14 cappelle.
Alla fine di questo percorso in ascesa si trova il Santuario di Santa Maria del Monte e da lassù si può godere di una bellissima vista sulle Alpi, la Pianura Padana ed i laghi.
Non contenti di questo giretto siamo scesi in centro e ci siamo fermati ai Giardini Estensi, un bellissimo parco pubblico all'italiana contenente una fontana, un laghetto, molti fiori e piante ...
Varese è anche chiamata "Città giardino" proprio perchè adagiata sui colli delle Prealpi Lombarde con diversi parchi e giardini e circondata da boschi e laghi.

"Visione magnifica! Al tramonto del sole si vedevano sette laghi. Credetemi si può percorrere tutta la Francia e la Germania, ma non si potranno mai provare simili sensazioni."
Stendhal - scrittore francese

Perchè tutto questo racconto ... perchè un pò tutti noi siamo circondati spesso e volentieri da luoghi veramente molto belli e non ce li godiamo, non li viviamo ...
Non voglio fare la morale a nessuno, anzi ... io per prima sono sempre pronta per "pascolare" tra negozi e centri commerciali ... ma in effetti mi accorgo che c'è ben altro e basta solo guardarsi un pò attorno, senza grosse pretese e grossi costi (a parte la benzina consumata, direi che l'unica spesa sostenuta è quella per un caffè in tutto il pomeriggio).

Ad agosto avevo pubblicato la mia confettura di albicocche e susine con zenzero e scaglie di mandorle ed oggi vi posto la mia seconda ed ultima confettura estiva con le pesche noci aromatizzata al caffè e vaniglia.
Ci sono ancora delle buonissime pesche dal fruttivendolo quindi, per chi volesse, c'è ancora tempo per poterla preparare.


Ingredienti:
1 kg di pesche noci
400 gr di zucchero di canna
il succo di un limone
1 stecca di vaniglia
2 cucchiai di caffè solubile

La ricetta proviene da una raccolta di una nota ditta che produce buste contenenti pectina.
Io non utilizzo questo addensante e conto solo sulla pectina già contenuta nella frutta stessa.
Ho inoltre utilizzato lo zucchero di canna in luogo di quello bianco: il potere dolcificante e conservante è lo stesso ma dona un gusto leggermente più rustico.
Inoltre, oltre a donare una leggera nota amara grazie al caffè, ho aggiunto anche un tocco profumato e speziato con la vaniglia.


Lavare ed asciugare bene le pesche noci.
Pelarle, togliere i noccioli e tagliarle a tocchetti.
Mettere in una pentola di cottura le pesche tagliate, il succo del limone e lo zucchero di canna.
Portare ad ebollizione e mescolare ogni tanto con un cucchiaio di legno fino a che il composto non abbia raggiunto una buona consistenza (almeno 40min/1h).
Una decina di minuti prima dell'ultimazione della cottura versare due cucchiai di caffè solubile e la stecca di vaniglia tagliata lungo il lato lungo.
Ultimare la cottura.
Versare la confettura nei vasetti (sterilizzati in forno per 20 minuti a 120 gradi e con tappi nuovi) sino ad un cm dall'orlo, chiudeteli, capovolgeteli per formare il sottovuoto e lasciateli raffreddare in questa posizione capovolta.


Buona serata e buona domenica!!!
Ciaoooooooooooooo

mercoledì 12 settembre 2012

Non si può dire di no ... ad un bicchierino di Nocino

"L'alcool è un liquido prezioso ... conserva tutto tranne i segreti"
Cary Grant

Buongiorno a tutti!
Oggi è stato il primo giorno di scuola della mia nipotina piccola ... che tenerella che era con il suo grembiulino nero, il suo sorriso e le sue guancette colorate dal sole .. non nego di essermi un pò emozionata ...
Quando è tornata ha detto che è stato il più bel giorno della sua vita .... c'è da crederle??? ;-)
Per la mia nipotina più grande oggi è stato il primo giorno di scuola media e quindi anche per lei è iniziata una nuova avventura ...
Non nego di pensare a come corre troppo in fretta il tempo, a come sono cresciute ... fino a ieri erano delle piccole bambolotte ... oggi la più grande è quasi una donnina ...
Loro crescono e noi invecchiamo, ogni giorno di più.
Tra una quindicina di giorni è il mio compleanno ma sinceramente non mi piace più festeggiarlo come una volta ... inesorabilmente aumenta di un numero ogni anno ... mentalmente me ne sento molti meno e fisicamente a volte me ne sento molto di più soprattutto quando torno a casa alla sera stanca, stanchissima ...

A questo punto direi ... di berci sopra un bicchierino ;-)

La ricetta di oggi racchiude un pò di mistero e tradizioni popolari.
Per realizzare il liquore di noci, detto anche nocillo o nocino, occorre raccogliere le noci acerbe ancora avvolte nel loro mallo verde nella notte (o comunque al mattino) del 24 giugno, giorno di San Giovanni.
Quello che viene raccolto in questa notte, dalle erbe alle noci, ha un potere particolare perchè sono in grado di scacciare ogni malattia e perchè le loro proprieta' sono esaltate alla massima potenza.
Cosa succede nella notte tra il 23 ed il 24 giugno?
E' la notte in cui il sole si ferma, un fenomeno chiamato più comunemente solstizio d'estate. Astronomicamente parlando questo giorno cade tra il 20 ed il 21 giugno mentre per le tradizioni pre-cristiane questa notte cade qualche giorno dopo e per l'appunto tra il 23 ed il 24 giugno.
E' una notte un pò particolare in cui succedono "cose strane" un pò come narra Shakespeare nella sua commedia "A Midsummer Night's Dream" ed in molti paesi si festeggia questo evento con fuochi e feste tipiche.

Ad ogni modo, aldilà di ogni origine e tradizione, la raccolta di questi frutti acerbi, a cui segue un'adeguata macerazione nell'alcool, permette di ricavare una vera delizia ... panacea di tutti i mali (se non se ne abusa).
Come tutti gli anni dunque mio papà è andato a raccogliere i malli di noce ed io e mia mamma abbiamo preparato il liquore.


Ingredienti:
8 noci acerbe rivestite dal suo mallo verde
4 chiodi di garofano
6 gr di cannella
1 litro di grappa a 24 gradi
600 gr di zucchero
1/2 bicchiere di acqua

Schiacciate in un mortaio le noci con il loro mallo.
Mettetele in un vaso in vetro con chiusura ermetica; aggiungere le spezie e la grappa.
Tappare ed agitare affinchè il tutto si mescoli bene e lasciare macerare per un mese agitando dolcemente il vaso ogni tre/quattro giorni.


Trascorso questo tempo preparare lo sciroppo.
In un pentolino sul fuoco dolce far sciogliere  lo zucchero nell'acqua.
Una volta che lo zucchero è totalmente sciolto, alzare la fiamma e cuocere mescolando spesso finchè vedrete il composto chiarificarsi.
A questo punto versare lo sciroppo nel vaso di vetro, scuotere bene e dopo pochi minuti filtrare il tutto con una garza per rendere limpido il liquore.
Va conservato in bottiglie chiuse e riposte al fresco fino al consumo.
E' un ottimo fine pasto poichè facilita la digestione e può essere anche preparato per delle deliziose bottigliette regalo.


Alla salute ... e buona serata!
Monique






domenica 9 settembre 2012

Crumble di fichi e prugne ... ma teniamo ancora lontano l'autunno ...

"Dalla pulizia della casa si conosce la buona massaia" - proverbio-

Grazie a Bacco l'estate è tornata con delle temperature decisamente piacevoli.
Ieri dunque, prendendo di petto la giornata, mi sono messa a ribaltar casa, a pulire un pò come se fossimo ad inizio primavera ... con la differenza che siamo invece a fine estate.
Mi ha preso così ... quest'estate faceva troppo caldo per pensare di tirare in piedi tanti lavori, le pulizie di primavera sono già ben lontane, un'altro sabato così bello chissà quando lo avrei rivisto ... e quindi via a lavare divano, tende, vetri ... per non parlare della selezione di vestiti negli armadi, quei vestiti che davvero non vanno più bene e che occupano posto per niente e delle varie cianfrusaglie depositate negli armadi e li chissà da quanto tempo ... inutili ed inutilizzabili ....
Finestre spalancate, venticello gradevole e tanta pulizia di tutto quello che si poteva ... a fine giornata ero stanca ma anche tanto soddisfatta perchè è stata una vera pulizia, soprattutto mentale, quella che ti fa sentire bene, a posto con la coscienza, senza rami secchi che non portano a niente, pulita ... e pronta per affrontare con il piede giusto i prossimi mesi .. scuri e malinconici.

E' la prima volta che preparo un crumble, un tipico dolce inglese a base di frutta ricoperta di briciole (dette per l'appunto crumble).
Trovo che questo dolce al cucchiaio da gustare assolutamente caldo o tiepido e con l'aggiunta di questa superficie croccante valorizzi tantissimo la frutta cotta che, di per sè, non ha un aspetto sempre così invitante.

Ingredienti per due piccole pirofile
4/5 fichi
4/5 prugne nel mio caso qualità settembrine
il succo di mezzo limone
3 cucchiaini di zucchero di canna

Per il crumble
40 gr di fiocchi di frumento integrale
25 gr di farina 00
30 gr di zucchero di canna
30 gr di burro morbido


Lavare ed asciugare la frutta, quindi tagliare le prugne a metà, snocciolatele e tagliatele a fettine; tagliare anche i fichi a fettine.
Unire la frutta in una ciotola, aggiungere lo zucchero di canna (non oltre i due/tre cucchiaini di zucchero perchè i fichi sono già di per se molto dolci), spruzzare il succo di mezzo limone e mescolare bene.
Nel frattempo in un altra ciotola lavorare con le punta delle dita il burro ammorbidito con la farina e lo zucchero di canna ottenendo un composto "bricioloso"; aggiungere in ultimo i fiocchi di frumento integrale e mescolare sempre con le mani (io ho lasciato i fiocchi interi ma volendo si possono un pò sbriciolare).
Prendere la frutta e dividerla nelle due pirofile, ricoprire con il crumble e cuocere nel forno per una ventina di minuti a 200 gradi o almeno fino a quando il crumble sarà dorato (attenzione a non farlo bruciare).
Servire le pirofile monoporzione calde.

Qui sotto è stato mescolato ... e mezzo mangiato! ;-)


E' una calda coccola di fine pasto ed è stata molto gradita una fredda sera di alcuni giorni fa quando era arrivato all'improvviso il brutto tempo e la pioggia ...
Credo che lo proverò a fare nuovamente con altra frutta ed anche in versione salata.

Ora scappo.
Vista la stupenda giornata, prendiamo il nostro cucciolotto peloso ed andiamo a farci una bella passeggiata lungo il lago.
Un bacione e buona domenica!!!



Con questa ricetta partecipo al contest di Cinzia e Valentina -pensieri viola-


di Imma -dolci al cucchiaio-


 
 
 
 
 
 

giovedì 6 settembre 2012

Tanti ricordi ... ed una buona pitta salentina


"A che serve passare dei giorni se non si ricordano?"
(Cesare Pavese)

Oggi è una bellissima giornata, che siano i primi benefici di Bacco?
Si perchè a chiudere definitivamente l'estate è proprio il dio del vino e della vendemmia e ci regalerà ancora nei prossimi giorni delle giornate calde ed estive.
Speriamo poi che questa bella novità di inventare i nomi delle perturbazioni finisca.
Dai ammettiamolo, è stato un simpatico gioco estivo, da ombrellone e da riviste di gossip ..
ma a qualche persona può aver causato anche dei litigi con qualche amico o vicino di casa!
Mi è capitato di sentire infatti delle vecchiette che discutevano animatamente sui nomi ... "ta disi che questo caldo al sa ciama Lucifero" ... l'altra "no no al sa ciama Caronte" ... e via dicendo per diversi minuti ... dai, basta davvero.

Ed allora ancora un pò di estate!!!
Oggi vi posto una ricetta che profuma di mare ... ma non perchè c'è del pesce (si beh c'è qualche acciughina) ma perchè mi ricorda l'estate, il caldo,  le mie vacanze salentine di tantissimi anni fa, la campagna dell'entroterra e per l'appunto il meraviglioso mare.
Ho sempre molta nostalgia nel ricordare questi posti perchè chi me li ha fatti conoscere non c'è più e perchè le persone che mi hanno ospitato per diverse estati non mi ha fatto mai mancare nulla e mi ha sempre trattato al pari di una figlia.
Ho visitato questi posti non come una turista, ma come una persona che si sente davvero a casa, parte integrante di una grande famiglia.
Ricordo pranzi e cene dove non mancavano mai i prodotti della terra dal vino locale, alla frutta ed alla verdura in quantità ... e poi spesso la pasta fresca fatta in casa ed altri piatti tipici tra cui per l'appunto la pitta, questa torta di patate con olive, acciughe, cipolle, pomodori, pecorino o le semplici ma buonissime friselle, ammorbite nell'acqua e condite con pomodori, olio, sale.
Ricordo tanti pomodori e fichi stesi al sole a seccare sulla terrazza, i rustici in sfoglia con la mozzarella ed il pomodoro per fare uno spuntino veloce di sera ...
Ricordo che non volevo più tornare a casa .. certo è una frase che direbbe chiunque sul finire delle vacanze, ma noi in effetti avevamo pensato proprio di cercarci un lavoro e di rimanere ...
I ritmi sono davvero diversi, più rilassati ... certo non si vive non facendo nulla ma si impara ben presto a vivere con più semplicità, con meno pretese ... interessa poco andare al localino vip vestito firmato da testa a piedi con il telefonino in bella vista ed il colletto della maglietta polo (parlo degli uomini) tirato su per far vedere bene la marca in atteggiamento buffoncello della serie "sò figo solo io" ... ma per carità ... basta solo un tavolo, una birra e dei buoni amici (cosa oramai rara) ...
So che con il passare degli anni le spiagge si sono sempre più attrezzate ed hanno aperto dei locali anche un pò più di tendenza ... ma ovviamente credo siano proprio per "rinchiudere" tutti i cari turisti che appunto, abituati al loro localino vip ed al loro drink, quando vanno in vacanza non si devono far mancar niente ...
Io preferisco di gran lunga, proprio per respirare un pò di semplicità e libertà, il chioschetto sulla spiaggia che diffonde note reggae ... e chi è andato in Salento (o chi abita in Salento) può ben capire cosa intendo! ;-)

Ingredienti per una teglia
(circa 3 porzioni)

500 gr di patate
1 uovo
100 gr di pecorino grattuggiato
1/2 cipolla
qualche pomodorino
un cucchiaio di capperi
qualche filetto di acciuga
un pò di pane grattuggiato
sale, pepe, olio q.b.

 
Lessare le patate, sbucciarle e passatele nello schiacciapatate raccogliendole in una ciotola.
Aggiungere l'uovo, il pecorino grattuggiato, un goccio di olio, sale, pepe ed un pò di pane grattuggiato.
Affettate finemente la cipolla (la ricetta originaria ne prevede molto di più ma io mi sono contenuta perchè a non tutti piace) e soffriggetele a fuoco basso in una padella con un filo di olio; unire i pomodorini a pezzetti, le olive, i capperi e regolare di sale (non troppo perchè poi ci sono anche le acciughe).
Ungere di olio una teglia da forno e cospargerla di pangrattato.
Formare un primo strato con metà del composto di patate; distribuire poi sopra il condimento  (cipolle, pomodorini, olive, capperi); proseguire con i pezzetti di acciuga e finire con un ultimo strato di patate.
Compattarlo con le mani, condire con un filo di olio, cospargere di pangrattato ed infornare a 180 gradi per una mezz'oretta.
 


Io ho servito una fetta di questa pitta con dell'insalata ma ovviamente può essere mangiata da sola in quanto già di per sè è completa.

 
La pitta non va confusa con il gateau di patate.
Il gateau nasce nelle cucine dei sovrani di Napoli per le mani di cuochi provenienti dalla Francia che hanno saputo mescolare il loro grasso preferito, il burro, con i prodotti locali ovvero la mozzarella, il salame, la provola.
La pitta nasce invece tra le mura contadine e pertanto non prevede i salumi ma solo i semplici prodotti della terra. 
 
Spero di essere riuscita a realizzarla nei migliori dei modi.
 
Buona giornata a tutti!!!
Un bacioneee


lunedì 3 settembre 2012

Trofiette con bastoncini di verdure e code di mazzancolle

"L'estate che fugge è come un amico che parte"
(Victor Hugo)

E' il vero inizio dell'anno, il primo lunedì di settembre e primo giorno di rientro al lavoro.
Niente più mezze giornate di cazzeggio purtroppo ... oggi sono ripartita a tutti gli effetti.
Immaginavo un rientro piuttosto traumatico ed invece è andato meglio del previsto ... i pensieri positivi della settimana scorsa ed il riposo generale di agosto hanno davvero giovato alla mente ...
Per il corpo invece c'è poco da fare visto che stamattina mi sono pesata ... e mi sono spaventata per qualche chiletto in più del solito ... si, devo dire che in effetti in questa estate non mi sono fatta mancare nulla ed i risultati un pò si vedono ma ... "dont worry, be happy" siamo a settembre, il mese dei buoni propositi per eccellenza!!
Non mi sono rovinata la giornata, certo che no ... in compenso ho iniziato ad informarmi su qualche corso in palestra per l'autunno ;-)

Torniamo ancora per un'istante all'estate ed al caldo ... in questi giorni si è abbattuto il freddo, oggi qui da noi pioveva ma da mercoledì dovrebbe tornare un pò di caldo e io non aspetto altro per il prossimo week end per poter uscire e fare una bella passeggiata.
Oggi sono quindi a postare una ricettina dai colori tipicamente caldi e solari ma che ovviamente può essere ripetuta anche durante l'anno.


Ingredienti per due persone:
150 gr di trofiette
una zucchina
una carota
1/4 di peperone rosso
olio, sale e pepe q.b.
una dozzina di code di mazzancolle

Tagliare tutte le verdure a bastoncini e scottarle in un goccio di olio caldo; salare e pepare.
In un'altra padella cuocere le code di mazzancolle precedentemente sgusciate per circa 3 minuti.
In acqua bollente salata cuocere le trofiette; scolare la pasta ed unire le verdure e quasi tutte le code.
Finire il piatto posizionando sopra la pasta due o tre code ed un goccio di olio extravergine di oliva.


Ancora un pò di estate, ancora un pò di caldo!

Buona serata
un baciooooo

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