domenica 27 gennaio 2013

I pici incontrano i bruscitt varesotti

Dopo la mia bigiatura dello scorso novembre e la pausa natalizia, rieccomi con la nuova sfida dell'emmetichallenge che per questo mese prevede la preparazione dei pici così come ce li propone la nostra amica toscana Patty del blog Andante con gusto.
Patty esordisce dicendo che è affascinata dalle ricette che raccontano l'abilità di ricavare grande sapore dal poco o niente e ci spiega che i pici, lacci di acqua e farina antenati degli spaghetti e pasta "contadina", rappresentano per lei l'estrema povertà ed essenzialità.
Naturalmente questo è il sunto di un bellissimo post che vi invito ad andare a guardare e sono le parole chiave che mi hanno permesso di elaborare la mia personale versione di questa pasta "filata" a mano.
Patty ha proposto un piatto della sua terra ed io la vorrei condire "con le mie briciole" (ma non di pane) locali.

In realtà i "bruscitti", in dialetto varesotto "bruscitt" -le briciole-, non sono un condimento ma un vero e proprio piatto di carne generalmente accompagnato con della polenta un pò soda.
L'origine della ricetta è legata all'economia povera e nello specifico alle concerie della Valle Olona dove si recuperavano i brandelli di carne del bestiame macellato; si ipotizza anche che la carne utilizzata provenisse dagli scarti dei macellai dopo il taglio delle parti nobili destinate alle mense dei ricchi.
La carne quindi di recupero veniva cotta molto lentamente in una pentola di terracotta, veniva aromatizzata con dell'erbabona (finocchio selvatico) che si trovava spontaneamente nei campi e sfumata verso la fine con del vino rosso corposo.
Ci sono oggi diverse versioni di questo piatto: c'è chi utilizza per comodità la carne già macinata (in realtà deve essere sminuzzata al coltello), chi utilizza dei chiodi di garofano al posto dei semi di finocchio o aggiunge delle verdure o della salsa di pomodoro, chi utilizza l'olio al posto del burro  ... ma a questo punto non si può parlare più di bruscitt.
Io ho voluto dunque prepararli nella loro versione originale ed utilizzarli come condimento per i pici toscani preparati con la ricetta della nostra Patty che riporto qui sotto integralmente solo con le dosi dimezzate:

Ingredienti per 2 persone:
100 gr di farina 00
50 gr di farina di semola rimacinata
1 generoso cucchiaio d'olio e.v.o.
1 pizzico di sale
acqua q.b.

La quantità di acqua è variabile dal tipo di farina che userete.
In genere per questa quantità di farina un mezzo bicchiere o poco meno è sufficiente ma occorre osservare quanta ne incorpora l'impasto per essere morbido e malleabile.
La proporzione dell'uso delle due farine è sempre 2:1, ovvero due parti di 00 ed una di semola rimacinata conferisce struttura all'impasto e pertanto non è necessario utilizzare le uova.
Fare la fontana con le due farine miscelate; versare l'olio, il pizzico di sale e cominciare a versare lentamente l'acqua incorporando la farina con una forchetta.
Non esagerare con il sale perchè indurisce la pasta.
Quando la pasta comincerà a stare insieme, cominciare ad impastare con energia utilizzando il palmo delle mani.
Se necessario aggiungere acqua o farina.
Piegare la pasta su sè stessa come quando impastate la pasta all'uovo e non stirate mai troppo l'impasto per non sfibrarlo.
Massaggiare con energia per almeno 10 minuti in modo da ottenere una pasta liscia, vellutata ed abbastanza morbida.
Farla riposare mezz'ora avvolta nella pellicola.


Quando la pasta è pronta, tagliatene un pezzetto e fatene una pallina, quindi sulla spianatoia stendetela con il mattarello ad uno spessore di 1 cm.
Con un coltello affilato tagliare tante striscioline larghe circa 1 cm e coprire il resto della pasta con la pellicola affinchè non si secchi.
Cominciare a "filare" i pici rollando la pasta con il palmo delle mani e contemporaneamente stirandola verso l'esterno.
Quando si tirano i pici molto lunghi la tecnica è quella di tirarli da un lato tenendo l'altra estremità con il palmo e piano piano allungangoli fino ad esaurire la pasta.
Una volta tirato il picio fatelo rotolare nella farina di semola affinchè non si appiccichi agli altri.
Una pasta morbida e riposata si tira con estrema facilità.
Alcune note/consigli sempre di Patty:
- Non tirare pici lunghissimi: la lunghezza non influisce sul sapore;
- Ricordare che la pasta cresce in cottura e quindi il picio non deve essere troppo grosso; all'incirca la dimensione corretta è quella del bucatino;
- I pici non sono perfetti e se si rompono mentre li fate vanno bene comunque;
- Spolverarli con la farina di semola (o fioretto), smuoverli ogni tanto nella farina per farli asciugare e non farli appiccicare e scuoterli con delicatezza prima di immergerli in acqua. 



Per i bruscitt (porzione leggermente più abbondante da non utilizzare tutta come condimento):
500 gr di carne di manzo (spalla, fustello o cappello del prete)
40 gr di burro
30 gr di lardo a fettine sottili
1 bustina di semi di finocchio
1 spicchio di aglio (facoltativo)
sale e pepe q.b.
100 ml di vino rosso

Tagliare la carne a pezzetti grossi come una mandorla (chi volesse la può tagliare anche più finemente).
Tagliare il burro a dadini e tagliuzzare le fettine di lardo.
Io preferisco le fettine fini di lardo che un'unica fetta spessa perchè trovo che si sciolga più facilmente.
Non ho messo l'aglio perchè non piace a mio marito ed ho utilizzato una bustina di semi di finocchio (si quelle delle tisane per intenderci; non ho trovato i semi sfusi e la bustina è un'ottima alternativa al sacchetto di garza.
Mettere tutto quanto nella pentola di terracotta e cuocere a fuoco basso per un'oretta rimestando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
Se la carne si asciuga troppo aggiungere un pezzetto di burro (non aggiungere nè acqua nè olio).
Quando si è prossimi alla fine cottura aggiungere il vino rosso, alzare la fiamma e lasciar sfumare per qualche minuto senza il coperchio, poi riabbassare la fiamma e cuocere ancora per altri dieci minuti circa.
Regolare di sale e pepe solo a fine cottura.

Far bollire abbondante acqua salata, versare i pici e cuocerli circa 5 minuti.
Quando saliranno a galla e riprenderà il bollore saranno pronti.
Scolare e condire con i bruscitt pronti.




Qualche nota conclusiva.
Sono riuscita a lavorare con estrema facilità la palla di pasta (forse anche perchè la dose era nel mio caso dimezzata) e "filare" i pici è stato semplice e divertentissimo.
Certo ci vuole tempo, però la pasta si lavora bene ed è stato un vero piacere prepararli.
Cotti, scolati e conditi .... la pasta era assolutamente favolosa, buona e cotta al punto giusto!

Grazie ancora una volta all'MTC (tramite Patty) per averci stimolato a preparare questo tipo di pasta che, sono sincera, non avrei mai preparato!

Un bacione a presto

mercoledì 23 gennaio 2013

Pasta integrale con pesce spada, radicchio, pinoli ed uvetta

Ogni giorno non so come venirne a capo per portare avanti tutto senza problemi ed intoppi vari ... ma come fanno molte di voi a far tutto, soprattutto quelle che si concedono anche la palestra almeno un paio di volte alla settimana e qualche svago infrasettimanale oltre magari ad accudire anche dei figli??
Mi viene in mente una commedia di un paio di anni fa (tratta da un famoso best-seller) che vede come protagonista la famosa Carrie di Sex and the City ovvero Sarah Jessica Parker in "Ma come fa a far tutto?".
E' una moglie, mamma e donna in carriera ed all'apparenza riesce a far funzionare sempre tutto, passando le notti insonni a stendere delle lunghe liste delle cose da fare e correndo di giorno tra lavoro ed incombenze famigliari il tutto verso una crisi che rischia di far saltare ogni equilibrio ...
E' tutto raccontato in maniera ironica e leggera e proprio per questo mi chiedo se questi favolosi "happy end" rispecchiano la realtà.
Io arrivo a sera che non mi reggo in piedi ... chissà perchè nei film sono sempre tutti belli pimpanti, freschi ed attivi ...
Beh si accettano consigli ed idee per come venirne fuori .. forse sono io che non riesco ad organizzarmi al meglio ma non mi sembra proprio di sprecare il tempo o di passare delle ore a vegetare ...
Anche cucinare la sera stà diventando molto pesante e non stò archiviando nuove ricette visto che vado avanti a "spizzichi e bocconi" ... i week end poi tra pulizie di casa e qualche invito a pranzo o cena corrono veloci e via verso una nuova settimana e così via ... voglio scendere da questa ruota! ;-)
 
La finisco qua altrimenti divento logorroica e vi lascio questa ricettina ideale per un primo piatto oppure, in dosi maggiori, anche per un bilanciato piatto unico. 
 

Ingredienti per due persone:
160 gr di pasta (nel mio caso conchiglie integrali)
200 gr di pesce spada
200 gr di radicchio
10 gr di pinoli
15 gr di uvetta ammollata
uno spicchio di aglio
un goccio di vino bianco
olio e.v.o.
prezzemolo fresco
sale (o gomasio) e peperoncino q.b.


Mettere a bollire l'acqua per la pasta.
Nel frattempo lavare il pesce spada, asciugarlo delicatamente e tagliarlo a dadini.
Lavare il radicchio, tagliarlo a pezzetti e farlo appassire in una padella con uno spicchio d'aglio.
Dopo qualche minuto quindi aggiungere il pesce spada e continuare la cottura per altri 4/5 minuti.
Sfumare con un goccio di vino bianco e proseguire la cottura a fuoco basso per qualche altro minuto.
Spegnere la fiamma ed aggiungere i pinoli, l'uvetta, regolare di sale (o gomasio) ed aggiungere a piacere un pizzico di peperoncino.
Mescolare delicatamente.
Una volta pronta la pasta scolatela al dente (tenete da parte un pò di acqua di cottura), passatela nella padella con la verdura ed il pesce, aggiungere un goccio di olio e.v.o. a crudo, un goccio di acqua di cottura nel caso la pasta sia troppo asciutta, impiattare e servire subito con una spolverata di premezzolo tritato fresco. 

 
Vi auguro una buona serata!!
 
Un bacione a presto
Monique

sabato 19 gennaio 2013

Tiramisù con uova pastorizzate (Montersino style) e fette di panettone

Giovedì 17 gennaio si è celebrata, per il sesto anno consecutivo, la Giornata Internazionale della Cucina Italiana.
Ogni anno viene messa in evidenza una ricetta classica della nostra cucina regionale e, dopo la pasta alla carbonara, il risotto alla milanese, le tagliatelle al ragù bolognese, il pesto alla genovese, l'ossobuco in gremolata alla milanese, quest'anno è toccato al tiramisù.
La ricetta così come la conosciamo oggi è di recente invenzione perchè non è riportata in nessun libro di cucina stampato prima degli anni '60.
Di origine trevigiana (detto tirame sù) in poco tempo si è diffuso in Italia e nel mondo tanto ed all'estero è stato accertato che è il dolce al cucchiaio italiano più diffuso e copiato.

E' un dolce che un pò tutti sappiamo fare e proprio per questo ognuno di noi ha la propria versione e la propria variante a partire dall'utilizzo del pan di Spagna o dei biscotti pavesini o del pandoro al posto dei savoiardi (io per questa volta utilizzerò addirittura il panettone), all'utilizzo di liquori come l'amaretto o vini come il Marsala al posto del caffè oppure ancora alle versioni con l'aggiunta della frutta e così via.
Qui le mie versione postate sino ad oggi:
tiramisu agli amaretti
tiramisu con vino liquoroso e lamponi

Ad ogni modo ben vengano tutte queste favolose versioni ... ma la cosa che ci tenevo sottolineare è che anche io faccio parte delle persone che per comodità e velocità ha "sempre" utilizzato le uova crude nella realizzazione della crema mentre sarebbe opportuna la pastorizzazione delle uova proprio per evitare eventuali spiacevoli presenze batteriche.

Io ho utilizzato la ricetta del grande Montersino composta dalla "base tiramisù pastorizzata" a cui vengono aggiunti la panna montata ed il mascarpone.
Vi riporto le sue dosi già dimezzate utili per la realizzazione finale di 5 bicchieri monoporzioni.


Ingredienti per la crema
87,5 g di tuorli (circa i tuorli di 4 uova)
i semini di mezza stecca di vaniglia
170 gr di zucchero
50 gr di acqua
250 gr di mascarpone
250 gr di panna

230 gr di panettone tagliato con un tagliabiscotti tondo
2 tazze di caffè lungo
cacao amaro per spolverare


In un robot da cucina montare i tuorli con i semini di vaniglia.
A fuoco medio posizionare un pentolino contenente l'acqua e lo zucchero.
Raggiungere la temperatura di 121 gradi (per chi non ha il termometro il momento giusto è dopo poco tempo da quando inizia a bollire).
Mentre i tuorli continuano a montare, versare a filo lo sciroppo di zucchero e lasciare in funzione il robot sino al raffeddamento del composto ottenuto liscio e lucido (circa 10 minuti).
Nel frattempo con delle fruste elettriche montare in una ciotola la panna.
Una volta pronta mescolarla delicatamente al mascarpone.
Unire infine i due composti ottenuti cercando di amalgamare delicatamente dal basso verso l'alto.
A questo punto io ho utilizzato un bel panettone avanzato da natale tagliandolo a fette dell'altezza massima di un cm. e, con l'aiuto di un tagliabiscotti tondo, ho ricavato dei dischi della dimensione ideale per i miei bicchierini.
Naturalmente c'è molto scarto ma vi garantisco che non ho buttato via niente e che gli avanzi verrano adeguatamente consumati nelle nostre prossime colazioni. ;-)
Ho preparato due bei caffè lunghi e quindi via con la prepazione delle monoporzioni.
Bagnare il primo disco nel caffè (solo un lato) ed appoggiare sul fondo del bicchiere; aggiungere un abbondante strato di crema, proseguire con un altro disco di panettone imbevuto nel caffè, strato di crema, altro disco (per un totale di tre) e finire con la crema ed una spolverata di cacao amaro e così per tutti gli altri.
Una volta pronti tutti i bicchieri metterli in frigo fino al consumo.
Se mangiato il giorno dopo il dolce è ancora più buono.


La crema è abbastanza liquida pertanto vi consiglio di utilizzare dei bicchieri monoporzione in luogo di un'unica teglia: nel taglio delle porzioni si verrebbe a perdere molta crema.
Per renderla più corposa e consistente secondo me non va aggiunta la dose di panna. 
Ad ogni modo a noi è piaciuta molto così e ci siamo goduti il dolce sino all'ultimo ... cucchiaio! ;-)

Vi auguro un buon week end!

Bacioooo a presto
Monique

Con questa ricetta partecipo alla raccolta della cara Dauly di Cucchiaio e pentolone

mercoledì 16 gennaio 2013

Lasagne di pane carasau integrale con broccoletti e stracchino

Buonasera a tutti!
In questi giorni sono alla ricerca di ricette di dolci di "riciclo": il Natale ha lasciato il suo lungo strascico ed abbiamo da consumare diversi panettoni ... ho già in mente un'idea che spero di realizzare nel fine settimana (tiramisù con uova pastorizzate Montersino style) ma ce ne vorrebbero molte altre per riuscire a consumarli il prima possibile ... qualche consiglio??

Stò rimandando la ripresa di un'attività fisica ma quantomeno sono rientrata nella normalità ed ho ripreso a mangiare delle cosine un pò più light come la ricetta che vi posto oggi.
E' strano preparare questi piatti con pochi ingredienti dopo tutto il ben di dio natalizio ... però ci tocca e dopottutto non è sempre vero che light corrisponde ad un pasto triste e con poco gusto ...
Questa lasagna è molto leggera come consistenza ma è gustosa grazie alla presenza dello stracchino e del parmigiano.


Ingredienti per due persone:
400 gr di broccoletti
160 gr di pane carasau integrale
100 gr di stracchino
15 gr di parmigiano grattuggiato
olio e.v.o.
sale e pangrattato q.b.


Cuocere i broccoletti al vapore per una ventina di minuti, lasciarli raffreddare e tagliarli a pezzetti.
Prendere una teglia, oliarla ed aggiungere una spolverata di pangrattato.
In un'altro recipiente abbastanza capiente versare dell'acqua fredda che servirà per poter immergere i fogli di pane carasau ed ammorbidirli leggermente (l'operazione deve essere molto veloce rigirando i fogli da ambo i lati).
Adagiare un foglio ammorbito nell'acqua sulla base della teglia ricoprendo bene il fondo (al limite spezzettando il foglio ed adattandolo alla forma); condire con del sale ed un filo di olio, aggiungere dei broccoletti spezzettati, dei tocchetti di stracchino ed una spolverata di parmigiano; procedere con un altro foglio di pane carasau e tutti i vari ingredienti fino al loro esaurimento e terminare con un foglio di pane carasau ed un filo di olio e sale.
Infornare a 170 gradi per circa una ventina di minuti.


Un bacione e buona serata!!!!

A presto Monique

domenica 13 gennaio 2013

Rotolo con confettura di mirtilli rossi e lamelle di mandorle

Buona domenica a tutti!
Per oggi le previsioni davano l'arrivo della neve ma per il momento c'è solo una fastidiosa pioggerella ed un pò di nebbia che ricorda un pò gli uggiosi mesi novembrini.
Ma come ... settimana scorsa siamo riusciti a toccare i 20 gradi con un sole meraviglioso ed adesso ritorniamo indietro di qualche mese??? Eh no ... io mi sono già quasi stufata del freddo e non vedo l'ora che ritorni la primavera e la bella stagione ... chi la pensa come me alzi la mano! ;-)

Nel precedente post eravamo rimasti alla fine delle "mie" feste ed al compleanno di mia mamma (vi ringrazio per tutti gli auguri che le avete mandato, grazie grazie) e se da un lato ho iniziato un pò a rimettermi in riga con piattini meno calorici del solito, dall'altro non potevo esimermi dal non realizzare un nuovo dolce che mi ero ripromessa di fare nel periodo natalizio e che per varie ragioni non ho avuto il tempo di prepararlo.
Oggi è poi domenica dai ... un peccatuccio "dolce" ci può stare!!!!
Mentre il tronchetto di Natale il famoso "Bùche de Noel" di origini francesi credo sia proprio opportuno presentarlo a tavola nel periodo natalizio, i rotoli farciti e decorati a piacimento  possono essere fortunatamente preparati e mangiati tutto l'anno ... e così eccomi qui alla mia primissima volta.
Non mi sono mai imbattuta nella preparazione della pasta biscotto perchè ho sempre pensato di romperla nell'arrotolamento. 
Vuoi i consigli letti, vuoi una minima manualità, vuoi un pizzico di fortuna della principiante, beh sono riuscita ad arrotolarla, farla raffreddare, riapriarla per farcirla e richiuderla ... la decorazione finale è poi una passeggiata in confronto a tutto il resto.
Ecco dunque la mia versione con tanta buona confettura ai mirtilli rossi (l'ho comprata per curiosità all'Ikea e mi piace da matti) e delle lamelle di mandorle.   


Ingredienti:
4 uova
100 gr di zucchero
80 gr di farina 00

Per la bagna
qualche cucchiaio di vino liquoroso dolce (oppure per la versione bambini qualche cucchiaio di latte)

confettura di mirtilli rossi q.b.
25 gr di mandorle a lamelle per la decorazione finale


Prendere una teglia rettangolare delle dimensioni circa di 30x35 (oppure usate la leccarda del forno), spennellarla con del burro fuso e foderarla con della carta forno.
Separare i tuorli dagli albumi e sbattere 80 gr zucchero sino ad ottenere un composto cremoso dal volume triplicato.
Setacciare la farina ed aggiungerla pian piano al composto cremoso.
Nel frattempo in un'altra ciotola montare a neve gli albumi con un pizzico di sale ed i restanti 20 gr di zucchero.
Incorporare pian piano gli albumi montati al composto cremoso  facendo attenzione che non si smontino.
Versare il composto sulla teglia rettangolare livellando la superficie con una spatola.
Preriscaldare il forno in modalità statica a 200 gradi ed infornare per 8-10 minuti sino a che la superficie sarà ben dorata.
Prendere un canovaccio, inumidirlo e posizionarlo su una superficie piana.
Togliere il dolce dal forno, capovolgerlo sul canovaccio, togliere la carta forno e, con l'aiuto del canovaccio stesso, arrotolate delicatamente la pasta ottenuta e lasciarla raffreddare così avvolta in modo che prenda la forma.
Una volta fredda srotolarla, distribuire qualche cucchiaio di vino liquoroso dolce (oppure qualche altra bagna a piacere) e farcire con la confettura di mirtilli rossi.
Arrotolare delicatamente, stendere un pò di confettura anche sulla superficie esterna e finire con le mandorle a lamelle.


Non mi sono lanciata in super farciture o particolari decorazioni esterne ma ripeto per essere la prima volta mi sento molto soddisfatta sia per il sapore che per l'aspetto finale.
Già immagino la prossima versione con una farcitura di cioccolato e tempestato esternamente da una miriade di codette di zucchero multicolor ... non sarebbe una buona idea per la serata di Carnevale???
Ci devo lavorare un pò su ma non andiamo troppo in là con il tempo ...

Per ora vi saluto e vi auguro di passare una bella domenica.
Baciooo a presto
Monique

Con questa ricetta partecipo al contest colors and food - bianco e un tocco di rosso - di gennaio


martedì 8 gennaio 2013

Simil cheesecake al forno con ricotta, mascarpone e cioccolato ... ed un'augurio ad una persona speciale

Buongiorno,
siete riusciti a non affogare tra bicchieri di spumante ed a non essere (troppo) lievitati a furia di mangiare dolci e piatti ipercalorici vari???
Se la risposta è si ... complimenti perchè o avete mangiato/bevuto davvero poco oppure avete un fisico di ferro che vi permette di fare tranquillamente un pò di bagordi ...
Se la risposta è no ... complimenti ugualmente perchè vuol dire che vi siete lasciati andare, vi siete lasciati trascinare dalle feste senza pensieri e paranoie ... ma adesso dovete iniziare ad organizzarvi seriamente per rimettervi un pò in riga ... ;-)
Io mi infilerei tra le due risposte ... direi "ni" ... perchè non mi sono fatta mancare nulla ma fortunatamente, rispetto a qualche anno passato, il peso indicato dalla bilancia è stato fortunatamente alquanto clemente ...

La Festa della Befana -l'Epifania- per tradizione a casa mia non porta via tutte le feste e questo perchè oggi è il compleanno di una persona super speciale alla quale vorrei dedicare il dolce che vi stò per postare.
Oggi è il compleanno della mia mamma ed ufficialmente tutte le feste e festine si concludono stasera (solo quindi da domani si potrà iniziare a parlare di dieta ...).

Questa è una torta consigliata dalla carissima Annarita ancora lo scorso agosto ... me ne ero innamorata e me l'ero segnata, l'ho preparata tempo dopo in una versione cioccolatosa e poi è rimasta lì in archivio.
Ho pensato di proporvela oggi naturalmente per dedicarla virtualmente a mia mamma e poi perchè ho pensato che magari vi è avanzato un pò di mascarpone da queste feste (io generalmente ne compro a tonnellate) e può dunque essere una buona idea utilizzarlo per questa favolosa torta che si presenta come una cheesecake, si cuoce in forno ma ha la particolarità di essere più dolce e senza "l'effetto acido" che a non tutti piace.
Io l'ho trovata davvero strepitosa!!!
La decorazione esterna ovviamente è molto personale ed io appunto ho scelto di utilizzare una ganache al cioccolato ed un bel mix di riccioletti bianchi e neri.



Ingredienti (tortiera diametro cm. 22)
200 gr di biscotti secchi
100 gr di burro
250 gr di ricotta fresca
250 gr di mascarpone
3 uova
80 gr di zucchero
mezza stecca di vaniglia
1 cucchiaio di farina

100 gr di cioccolato fondente
50 gr di panna
riccioli di cioccolato a piacere



Tritare finemente i biscotti e mescolarli al burro sciolto.
Rivestire una teglia con la carta da forno.
Versare il tutto nella tortiera e schiacciare bene.
Lasciare riposare in frigorifero per almeno mezz'oretta.
Mescolare la ricotta, il mascarpone, i tuorli e lo zucchero.
Aprire a metà la stecca di vaniglia e con l'aiuto di un coltello togliere i semini posti al suo interno.
Aggiungerli al composto.
Montare gli albumi a neve ed aggiungerli delicatamente agli altri ingredienti.
Versare il composto sulla base di biscotti tolta dal frigo.
Infornare a 180 gradi per 30/40 minuti.
Togliere la torta dal forno e farla raffreddare.
Preparare la ganache di cioccolato sciogliendo in un pentolino il cioccolato fondente a pezzetti e la panna; mescolare bene ed una volta pronta lasciarla raffreddare.
Spalmare la ganache sulla superficie esterna della torta e rifinire con i riccioletti di cioccolato neri e bianchi.
Annarita nella sua versione originale ha spalmato la torta con della confettura ai frutti di bosco ed ha decorato con delle gocce di cioccolato bianco (deliziosa anche così).
Conservare in frigo e servire fredda.




Buona ripresa alla Vs quotidianità post-feste e nuovamente tanti auguri alla mia cara mammina che ha superato non da molto i settant'anni (non scrivo quanti sono altrimenti si arrabbierebbe ;-) ...) con l'augurio di viverne ancora tantissimi in salute e serenità.

Un bacione a presto
Monique

mercoledì 2 gennaio 2013

Lasagnette monoporzioni ai formaggi e salmone affumicato

Buon 2013 ... e che sia un anno sereno ed indimenticabile per tutti!!!
Perchè è così facile abituarsi al dolce far niente??
Le giornate stanno passando velocemente ma serenamente piene di ore di nanne, relax, letture, visione di film, piccole passeggiate, tante coccole al mio cucciolo peloso, qualche lavoretto ... ma senza troppa fatica ...
Oggi abbiamo deciso di fare un giretto in centro a Milano per vedere la Mostra di Picasso a Palazzo Reale, per bere una bella cioccolata calda e mangiare qualche dolcino e per fare un bel giretto per negozi lungo il Corso ... che ore super piacevoli da ripetere molto più spesso .... ma si sa che chi ben comincia è a metà dell'opera! ;-))

Nel precedente post vi avevo accennato al fatto che avrei nuovamente realizzato le lasagne preparate il giorno di S Stefano ma in versione monoporzione ... ed ecco il risultato.


Ingredienti per circa 5 monoporzioni:
sfoglie di pasta per lasagne
80 gr di philadelphia
250 gr di ricotta fresca
100 gr di salmone affumicato
prezzemolo fresco tritato
sale e parmigiano q.b.

In una ciotola lavorare la ricotta con la philadelphia e regolare di sale.
Imburrare dei pirottini in alluminio.
Prendere una sfoglia di pasta, tagliarla a metà e posizionarla  nel pirottino.
Aggiungere un cucchiaio di crema di formaggi e dei pezzetti di salmone affumicato; adagiare un pezzetto di sfoglia di pasta tagliata a misura e proseguire con un nuovo cucchiaio di crema e pezzetti di salmone.
Finire con una sfoglia di pasta, un pò di crema ed abbondante spolverata di parmigiano.
Con una forbice rifilare la pasta che fuoriesce dal bordo del pirottino e così via con il medesimo procedimento per tutti gli altri.
Infornare a 180 gradi per 15 minuti.
Prima di servire spolverare con del prezzemolo tritato fresco.


Io ho impiattato due porzioni ma per una cena o un pranzo importante con più portate l'ideale è servirne una soltanto a testa.

Buona serata!!!

A presto
Monique
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