sabato 27 aprile 2013

Chili di manzo con fagioli neri e cornbread

Per questo mese si vola lontano negli U.S.A. e più precisamente in Texas grazie all'emmetichallenge ed alla ricetta di Anne.
Passaporto elettronico, valigie fatte, pronti, via ....
Spero di riuscire un giorno a farmi un bel giretto anche in Texas (e magari di alloggiare in un ranch) ma per ora mi accontento di essere andata vicina e di aver visitato, rigorosamente "on the road", la California, l'Arizona, lo Utah ed il Nevada.
Ho potuto ovviamente respirare e vivere un pò di atmosfere country e tornare indietro nel tempo attraversando la suggestiva Monument Valley dove ancora oggi c'è una riserva della tribù Navajo e dove spesso e volentieri vengono girate le scene di molti film western ...
Da piccoli, immaginando i cowboys, ci si collegava direttamente alle battaglie contro gli indiani  ... in realtà il cowboy (letteralmente "ragazzo della mucca") si occupava di portare il bestiame al pascolo e di difenderlo un pò come se fosse un pastore nomade e poi con il tempo, e con il diminuire degli spostamenti delle mandrie, queste figure vennero maggiormente impiegate nei ranch.
Dovevano ovviamente mangiare durante i loro spostamenti ed è proprio qui che nasce questo piatto composto da carne di bovino essiccata facilmente trasportabile e da peperoncino essiccato ed il tutto veniva cotto a lungo sui fuochi insieme ad acqua, sale e grasso bovino.
Noi disponiamo fortunatamente oggi di carne fresca e non essiccata ma quanto sopra stà alla base della favolosa sfida di questo mese con l'aggiunta di un contorno a piacere, di un pane di accompagnamento senza lievito e la possibilità di utilizzare, per la buona riuscita del piatto, o dei peperoncini piccanti secchi o freschi o entrambi.

Per il procedimento riporto quanto indicato da Anne e le dosi utilizzate sono per due persone.
L'unica aggiunta apportata, essendo comunque concessa, è quella di un pò di passata di pomodoro in modo tale da rendere bagnata la carne senza l'aggiunta, nel mio caso, nè di brodo nè di grassi di cottura.

500 gr di manzo a bocconcini medio-piccoli
4 peperoncini freschi dolci lunghezza circa 10 cm
1 peperoncino fresco piccante lunghezza cica 10 cm
200 gr di passata di pomodoro
sale q.b.


Se utilizzate i peperoncini secchi dovete seguire questi fondamentali passaggi iniziali:
spezzettate i peperoncini secchi scuotendone fuori i semi (da eliminare) e mettete i pezzi in una ciotola, coprite i peperoncini di acqua bollente e lasciate in infusione per almeno 2 ore.
Passato questo tempo, frullateli con l’acqua di infusione fino ad ottenere una pasta leggermente densa. Passatela da un setaccio fine in modo da eliminare ogni residuo di pellicine, recuperando quanta piu’ polpa possibile.

Se invece, come me, utilizzate dei peperoncini freschi, questi vanno prima abbrustoliti in forno (circa 30/40 minuti ad almeno 180 gradi), fatti poi sudare in un sacchetto di plastica per alimenti per circa 15 minuti, spellati, eliminando i semi ed utilizzati tritati piu’ o meno sottilmente. 
Attenzione ad aerare bene l’ambiente quando si arrostiscono i peperoncini piccanti specie se sono del tipo forte, meglio utilizzare i guanti di gomma per spellarli e fare attenzione a non toccarsi la pelle o gli occhi!

Mettete la carne ed i peperoncini in una pentola di ghisa, coccio o acciaio pesante, aggiungere la passata di pomodoro, regolate di sale.
Mescolare bene e far cuocere con il coperchio (lasciate una piccolissima fessura perche’ possa uscire il vapore) a calore dolcissimo per circa 3 ore, controllando e mescolando ogni tanto.
Non e’ necessario far rosolare la carne perche’ il calore forte ne irrigidisce le fibre, rendendola poi piu’ dura da cuocere. 
Si puo’ anche mettere a cuocere in forno a circa 120C, per una cottura lenta e uniforme, col calore che circonda la pentola interamente.
Se la carne si dovesse asciugare troppo, è possibile aggiungere del brodo vegetale o di pollo/carne; tenete presente però che a fine cottura la carne non deve essere nè troppo secca ma nemmeno circondata da troppo liquido.
L’ideale e’ far riposare il chili e servirlo il giorno dopo.

Passiamo al pane di accompagnamento.
Io ho preparato per la prima volta il cornbread ovvero il pane di mais, un vero must della cucina americana.
Ci sono varie ricette in merito e tendenzialmente ho letto che nel nord lo utilizzano più nella versione dolce accompagnata con del burro o dello sciroppo di acero  mentre al sud è generalmente salato ed accompagnato da cipolla, pancetta, fagioli, peperoncino e formaggio sminuzzato.
La ricetta che ho seguito io mi ha permesso di sfornare un pane molto soffice, dalla consistenza similare ad una torta, più tendente al dolce che al salato, utilizzabile quindi sia per una colazione (con un bel velo di marmellata) che per un pasto (come quello proposto oggi) ... ottimo quindi sotto tutti i punti di vista.


Ingredienti (per uno stampo da plumcake):
140 gr di farina di mais
125 gr di farina 0
100 gr di burro
20 gr di zucchero di canna grezzo
2 uova
240 gr di latticello (nel mio caso 120 gr di yogurt bianco, 120 gr di latte e 1/2 cucchiaino di limone; far inacidire per 20 minuti)
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale

Fondere il burro in un pentolino a fuoco basso; togliere dal fuoco e mescolarlo con lo zucchero in una ciotola.
Aggiungere le uova leggermente sbattute e mescolare bene.
Aggiungere il latticello a temperatura ambiente.
Infine unire le farine, il sale, il bicarbonato e mescolare bene.
Prendere uno stampo, rivestirlo di carta forno, versare l'impasto ottenuto e livellare bene.
Infornare per 30-35 minuti a 180 gradi.

Visto che nel sud degli U.S.A., come ho scritto sopra, il cornbread è abbinato ai fagioli, alla cipolla e pancetta, ho scelto un contorno che contenesse tutti questi elementi.

Ingredienti sempre per due persone:
120 gr di fagioli neri
30 gr di pancetta fresca a fette
1/2 cipolla
olio e sale q.b.
peperoncino a piacere (ma essendoci già nel chili ho evitato di metterlo anche qui)

Mettere i fagioli in ammollo per una notte intera ricoprendoli abbondantemente di acqua non salata.
Il giorno dopo scolarli e cuocerli in acqua bollente non salata per almeno 30 minuti (devono essere abbastanza teneri).
Tenere da parte almeno un bicchiere dell'acqua di bollitura.
Tritare la mezza cipolla e soffriggerla leggermente in un tegame con un goccio di olio; aggiungere la pancetta a fette sottili e farla rosolare un pò; aggiungere i fagioli scolati ed almeno mezzo bicchiere dell'acqua di bollitura e cuocere per circa 10 minuti.
Se necessita aggiungere un altro goccio di acqua di cottura; far ritirare il liquido e regolare di sale.
Spegnere e servire subito assieme al chili di carne.




E' un piatto unico, forse nel mio caso con un eccesso di proteine sui carboidrati  ... ma così terribilmente buono, gustoso e leggermente piccante (non ho voluto/potuto farlo very strong)!

Buona domenica a tutti!!!

A presto
Monique


Con questa ricetta partecipo alla sfida di aprile MT Challenge



mercoledì 24 aprile 2013

Curry chicken nuggets al forno

Mentre questa primavera continua a prenderci in giro, io mi "gongolo" pensando che tra non molto inizia un bel week end lungo ... quattro giorni no stop ideali per rigenerarsi, riposare, cazzeggiare, fare magari due acquistini in vista della bella (forse) stagione che arriverà ...
Generalmente non approfittiamo mai di questi "ponti" imposti dal calendario per spostarci e viaggiare  ... purtroppo la medesima idea generalmente è condivisa da molte persone (spesso troppe) e si rischia poi di trovare solo un gran macello (ovviamente per spostamenti in macchina, altro discorso se ci si sposta in aereo ...).   
Ad ogni modo, avendo già altri impegni domani, avevamo pensato di dedicare almeno la giornata di venerdì ad una gita fuori porta ...
Peccato ... danno pioggia e "solo" da venerdì ad almeno il 2 e 3 maggio .... ah ok, come non detto!!!! Andiamo avanti così ... poi come al solito si passerà di colpo al caldo infernale che non ti fa nemmeno stare in piedi e respirare ...
E voi che progetti avete per questo ponte? Dalle Vs parti sarà bello???
 
Prendendo spunti qua e là in rete, si è concretizzata questa ricetta volta a superare le difficoltà a far mangiare qualcosa di "diverso" alla mia nipotina di sette anni ...
Con un piatto di pasta, anche solo condito con olio e parmigiano o con del pesto, la fai contenta di sicuro ma quando si arriva al secondo iniziano ahimè i problemi ...
Sapendo che mangia volentieri quei bocconcini di pollo impanati e fritti della nota catena di fast food, ho pensato di realizzarne una versione home-made, cotti al forno anzichè fritti, con una marinatura interna leggermente speziata (per me a dir poco favolosa) e con un'impanatura esterna croccante data dai cornflakes in luogo del classico pangrattato.     
Dopo una prima occhiata un pò titubante ed un mini-assaggio, la piccola mi ha fatto un pochino felice mangiucchiandone almeno un po'! ;-)
 
 


Ingredienti per due/tre persone:
400 gr di pollo
250 ml di yogurt bianco
1 cucchiaino di curry
1 cucchiaino di olio e.v.o.
2 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaino di sale
200 gr di cornflakes al naturale (non zuccherati)




Mescolare lo yogurt con il curry; aggiungere il succo di limone, l'olio ed il cucchiaino di sale.
Tagliare il pollo a fettine alte 1 cm, larghe circa 4 cme e lunghe 5/6 cm.
Versare le fettine di pollo in un recipiente, aggiungere la marinatura allo yogurt, mescolare bene, coprire con della pellicola e lasciar riposare il tutto per qualche ora in modo da far ammorbidire e profumare la carne.
Passato questo tempo, prendere i cornflakes e tritarli fino ad ottenere delle bricioline medio-piccole (non esagerate con questo passaggio altrimenti li ridurrete in polvere e si viene a perdere la finitura finale "croccante").
Passare ogni fettina di pollo nei cornflakes sbriciolati premendo bene tutti i lati e posizionare su di una teglia rivestita da carta forno.
Infornare a 180 gradi per circa 10/15 minuti, rigirandoli a metà cottura e facendo attenzione che la panatura esterna non annerisca (nel caso abbassate un filo la temperatura del forno ed aggiungete qualche minuto in più di cottura).
Servire ben caldi assieme ad un'insalata fresca a piacere.


 
 
Un bacione a presto
Monique

venerdì 19 aprile 2013

Frittatine di biete con stracchino di bufala

Se pensi che tutta questa gente viene stra-pagata, che è da quasi due mesi che è stata nominata e che non ha ancora combinato nulla di concreto, che l'Italia intera è al tracollo e senza lavoro, che le famiglie continuano a stringere la cinghia e tagliare le spese inutili per arrivare a fine mese ... e "questi" si permettono pure di fare i burloni (ma io li chiamo pure con il loro vero nome ..."imbecilli") come se avessero quindici anni o fossero al bar, al terzo giro di aperitivo ... sparando, per la nomina del Presidente della Repubblica, nomi goliardici ...
"Questi" ci sono davvero, ci fanno o si fanno???
"Questi" sono li a giocare ...
"Questi" sono li a perdere tempo ...
"Questi" sono li a rubare i nostri soldi, le nostre speranze, il nostro futuro ...
e nel frattempo, annoiati ed in attesa della votazione che porterà prima o poi alla nomina di qualcuno, si divertono un pochino ... ma si dai perchè no?
E poi si dice che non si dovrebbe augurare il male a nessuno ....... credo che ci siano dei casi in cui, tutto sommato, non sia poi così sbagliato farlo, no?

Per oggi la mia lingua biforcuta ed avvelenata ha già dato del suo meglio ...
Lasciamoci cullare da queste belle giornate primaverili e calde (anche se per il week end il tempo non dovrebbe essere per niente bello dalle mie parti) e scrolliamoci di dosso il freddo, l'inverno ed i brutti pensieri ...

Anche oggi una ricettina primaverile con le biete, le uova e per la prima volta sulla mia tavola lo stracchino di bufala ... strepitoso con il suo sapore deciso ma che si sposa bene con tutto il resto.
Naturalmente, se non lo trovate, usate pure lo stracchino proveniente dal latte vaccino o comunque un altro formaggio a pasta molle.


Ingredienti per due persone (per circa 12 frittatine):
80 gr di biete
sale e pepe q.b.
3 uova
30 ml di latte
2/3 cucchiai di parmigiano grattuggiato
100 gr di stracchino di bufala

Pulire le biete e cuocerle al vapore per una ventina di minuti (si possono anche sbollentare in acqua per qualche minuto).
Scolarle e strizzarle bene.
Sbattere le uova, il latte ed il parmigiano grattuggiato; insaporire con sale e pepe; aggiungere le biete spezzettate.
Scaldare una padella dal fondo spesso, aggiungere un filo di olio e, con l'aiuto di un cucchiaio, versare un pò di composto (massimo due cucchiai per volta).
Cuocere a fuoco moderato per un paio di minuti, voltare la frittatina, cuocere per almeno un altro minuto e metterla da parte mantenendola al caldo.
Pulire la padella con della carta assorbente, aggiungere un nuovo goccio di olio e proseguire nella realizzazione delle altre frittatine e così via sino ad ultimare il composto.
Tagliare lo stracchino a tocchetti e spalmarlo tra una frittatina e l'altra.
Impilarle e formare delle torrette.
Passarle un attimo nel forno caldo per riscaldarle e far sciogliere a dovere lo stracchino.
Servire con dell'insalatina fresca o con delle altre biete calde condite con un filo di olio, sale e pepe.


Vi saluto e vi auguro un bel week end!!!
Se farà brutto tempo, consoliamoci ... settimana prossima sarà più corta (lavorativamente parlando ... anche se magari non per tutti) e potremo approfittare di qualche giorno in più di riposo!! 

Un bacione a presto
Monique


domenica 14 aprile 2013

Sfoglia con zucchine, patate e feta

Buona domenica a tutti!!!
Non mi pare vero, ma da ieri splende un sole meraviglioso.
Ho quasi timore a parlarne ed a tirare fuori dall'armadio i primi vestiti più leggeri ... non si sa mai che le temperature tra non molto ricadano nuovamente ... 
Mi sento davvero solare e positiva e questo stato d'animo si riflette fortunatamente anche nella giornata e nelle molte cose che farò oggi tra cui fare una bella passeggiata sul lago ed iniziare a lavare via un pò d'inverno, a partire dai maglioni ;-))

Anche la ricettina di oggi è molto solare e primaverile ... è una di quelle torte salate che calda, appena sfornata, ti risolve una cena, che tiepida può essere servita a fette in un aperitivo/antipasto e che fredda può essere gustata all'aperto durante un bel pic-nic ...

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
150 gr di feta
2 patate grandezza media
5 piccole zucchine (più saporite e meno acquose)
1 spicchio di aglio
una manciata di pangrattato
parmigiano grattuggiato
olio, sale e pepe q.b.


Prendere le patate, lavarle, pelarle e tagliarle in piccoli tocchetti; cuocere al vapore per almeno 20-25 minuti (devono essere morbide ma non rompersi).
In alternativa alla cottura a vapore, potete lessarle in acqua bollente mantenendo la buccia e tagliandole poi a piccoli dadini.  
Una volta pronte aggiungere un pizzico di sale, un filo di olio e metterle da parte a raffreddare.
Lavare le zucchine, spuntarle e tagliarle a rondelle; in una padella scaldare un filo di olio, aggiungere uno spicchio di aglio intero (che a fine cottura si toglierà) e cuocere le zucchine per una decina di minuti (anche in questo caso deveo risultare morbide ma non rompersi).
Salare e pepare a piacere e metterle da parte a raffreddare.
Tagliare la feta in piccoli dadini.
Srotolare la pasta sfoglia (nel mio caso rettangolare adattata a quadrata), mantenere la carta forno e rivestire lo stampo che desiderate.
Sistemate i bordi, bucherellate la pasta e cospargere con una manciata di pangrattato.
Assemblare il ripieno: mescolare delicatamente i dadini delle patate, i dadini di feta e le zucchine a rondelle; aggiungere qualche cucchiaio di parmigiano, assaggiate e nel caso aggiungere ancora un pizzico di sale.
Versare il ripieno sopra la pasta e livellare bene.
Infornare a 180 gradi per 20/25 minuti.


Rilassatevi e godetevi la giornata!!!!!

Un bacione a presto
Monique

martedì 9 aprile 2013

Torta con grano cotto e cioccolato fondente al profumo di arancia

Non guardo nemmeno più le previsioni del tempo ...
Mi sveglio al mattino, mi guardo attorno e rimango in ascolto ...
La mia camera da letto ha la copertura in legno a vista e quindi, quando piove, inevitabilmente "si sente" ... adoro la pioggia che batte sul tetto (soprattutto quando è domenica e non mi devo alzare per andare al lavoro) e mi lascio coccolare un pò dal rumore per una ventina di minuti buoni prima di alzarmi ...
Se non sento rumori e dalle persiane passa poca luce, intuisco che la giornata comunque non è bella e rimango un pò nel letto a poltrire ...
Se sento il cinguettio di qualche uccellino e vedo molta luce, capisco perfettamente che c'è il sole e che la giornata è bella ... ma non mi lascio influenzare dalle condizioni esterne e mi prendo il giusto "tempo di risveglio" ...
Quanto sopra per dire che per me la giornata parte sempre e comunque con il piede giusto unitamente ad una bella e varia colazione ... e brutto o bel tempo me ne frego ... ;-))
  
Vi avevo accennato nel precedente post che avevo avanzato del grano cotto (l'altra metà circa l'avevo utilizzato per preparare la pastiera).
In questa nuova ricettina il grano è nell'impasto della torta stessa e si sposa perfettamente con il sapore della cannella, dell'arancia e del cioccolato.
Ne è risultata una torta molto semplice nell'aspetto ma assolutamente profumata ed ideale per la colazione, per accompagnare un thè o da servire a fine pasto con un bicchierino di vino dolce liquoroso.

Ingredienti
per una teglia non più grande di 24-26 cm:
150 gr di latte
buccia di un'arancia biologica
250 gr di grano cotto
un cucchiaino di cannella in polvere
150 gr di zucchero
3 uova
80 gr di burro
110 gr di farina 00
una bustina di lievito per dolci
80 gr di cioccolato fondente
scorza grattuggiata di due arance biologiche
zucchero a velo a piacere



Versare il grano cotto in un tegame con il latte, il cucchiaino di cannella e la buccia di un'arancia.
Far cuocere a fuoco lento per circa 10 minuti per farlo aromatizzare mescolando di tanto in tanto.
Spegnere, togliere i pezzi di buccia e lasciarlo raffreddare.
Montare le uova con lo zucchero sino ad ottenere una bella crema chiara.
Aggiungere il burro ammorbidito e versare un cucchiaio per volta la farina mescolata con il lievito.
Aggiungere la crema di grano cotto ed il cioccolato fondente tagliuzzato al coltello.
Grattuggiare la scorza di due arance ed amalgamare tutti gli ingredienti.
Versare nella teglia precedentemente imburrata ed infarinata e cuocere in forno statico a 180 gradi per circa 40 minuti.
Servire con una generosa spolverata di zucchero a velo. 


Vi ringrazio perchè nei commenti mi chiedete come stò ... vi confermo che, incrociando le dita, per il momento stò benone sia fisicamente che soprattutto moralmente!!!

Vi auguro una buona settimana ... anche se domani siamo già a metà strada!!!

Un bacione
A presto
Monique 

venerdì 5 aprile 2013

Pizza alta delle Sorelle Simili

Verde, festoso, gentile
è il panorama d’aprile;
sempre dipinto a pennello
da qualche grande pittore.
Guardate il cielo che bello!
bisbiglian le viole in fiore.
Guardate il mare che incanto!
dicon le vele nel vento.
Guardate l’erba che manto!
cantan le nubi d’argento.
Sono fratelli e compagni
torrenti, rivoli e stagni;
sono compagni e fratelli
passeri, tordi e fringuelli;
son fedelissimi amici
steli, germogli e radici.

Luciano Folgore - poeta italiano -

Sarà che "non ci sono più le stagioni di una volta" ... ma io in questo inizio aprile non ho ancora visto nulla di quello che viene citato in questa poesia ;-))) vabbè ... noi aspettiamo ...

Sopravvissuti alle feste pasquali??
Quest'anno ho fatto la brava, mi sono limitata con i dolci e non mi è avanzato nessun ovetto di cioccolato (QUI nel caso trovate la mia ricetta dell'anno scorso per consumare un pò di ovetti) ... in compenso mi è avanzato metà barattolo di grano cotto utilizzato per preparare la pastiera napoletana e ne ho approfittato per fare una torta alternativa alla pastiera ma ugualmente molto profumata che vi posterò nei prossimi giorni.

Stasera voglio invece parlarvi della nostra amata pizza.
A me piace sia alta e morbida che bassa e croccante ed a casa le preparo entrambe ...
Ultimamente però, almeno una volta a settimana, la stò preparando sempre alta perchè ho provato e riprovato questa ricetta delle Sorelle Simili (che voi tutti conoscerete sicuramente) e l'ho trovata strepitosa e perfetta nei tempi e nelle dosi.

Le Sorelle sul loro libro Pane & Roba Dolce scrivono: " Questa è la pizza del fornaio cotta in una normale teglia nel forno di casa ... è necessario che il forno sia molto alto 240 - 250 gradi ed è vitale cuocerla in due tempi.
Prima si cuoce la sola pasta con il pomodoro (14-16 minuti avendo cura di girare la teglia a metà cottura mettendo dietro la parte vicina allo sportello del forno) che chiameremo "ciabatta" e poi si guarnisce a piacere completando la cottura per altri 7 minuti.
La "ciabatta" si conserva bene in freezer.
Sarà così più veloce prepararla: toglierla dal freezer e quando sarà a temperatura ambiente guarnitela con mozzarella, origano ed olio e portate a cottura."


Ingredienti per una leccarda da forno:
500 gr di farina 00
250 gr di acqua
50 gr di olio
25 gr di lievito di birra
10 gr di sale

farcitura superficiale a piacere

In due ciotoline far sciogliere in acqua tiepida il lievito ed il sale grosso (utilizzare l'acqua sopra indicata).
Impastare la farina con l'olio, aggiungere il lievito sciolto nell'acqua ed in ultimo il sale grosso sempre sciolto nell'acqua fino ad ottenere un composto omogeneo ed un pò appiccicoso.
Versare l'impasto in una ciotola unta di olio e lasciarlo riposare per almeno un'ora e mezza.
Trascorso questo tempo riprendete l'impasto e lavoratelo per qualche minuto per eliminare tutti i gas; versare nuovamente l'impasto nella ciotola e lasciarlo lievitare ancora per circa un'ora e mezza.
Passato questo ulteriore tempo di riposo, stendere l'impasto sulla leccarda del forno unta di olio, lavorarla con le mani e lasciarla lievitare per almeno altri trenta minuti.
Quando siete pronti per la cottura, versare solo la polpa di pomodoro ed infornare in forno già caldo modalità statica a 240 gradi per circa 14/16 minuti.
Togliere dal forno, completare la farcitura a piacere (mozzarella, prosciutto, origano, etc) ed infornare per altri 7 minuti, il tempo che la mozzarella si fonda e rimanga leggermente rosata.
In questo modo avrete la pasta cotta e la mozzarella piacevolmente morbida altrimenti rischiate di avere la mozzarella morbida e la pasta cruda oppure la pasta cotta e la mozzarella trasformata in vero cuoio.


Provatela a fare e poi mi dite come vi sembra .... 

Vi auguro un week end ... riposante e spensierato!

Un bacione
Monique

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