martedì 13 marzo 2012

Tortino di zucchine e borragine con barba dei frati, cialdina di fave secche e prosciutto crudo

E' già da almeno un mesetto che ho addocchiato il bellissimo e coloratissimo contest di Cinzia e Valentina "Colors and food, what else?" ... ma fino ad oggi non ho avuto purtroppo nè occasione nè tempo per parteciparvi.
Ogni mese viene proposto dalle organizzatrici un colore .. per questa volta sarà il verde, simbolo della primavera che stà arrivando.
Chi partecipa dovrà per l'appunto presentare un piatto contenente in maniera predominante questo colore.
Sfida nella sfida, solo per questo mese, è creare un contrasto di consistenze ovvero abbinare qualcosa di morbido con qualcosa di croccante .... ce la faremo??? Credo di si, dai ... o almeno ci proviamo!
Ed eccomi qui con il mio piatto super primaverile che mi ha portato alla scoperta ed all'assaggio per la prima volta di due verdure e di un legume secco ... la borragine, la barba dei frati e le fave.
Traendo libera ispirazione da una ricetta del grande Sadler, l'ho rivista, ho tolto degli ingredienti e ne ho aggiunti degli altri.

Prima di passare alla ricetta ed alle foto vorrei scrivere proprio due righe su questi nuovi prodotti (almeno per me) entrati nella mia cucina.
La borragine ... cos'è mai questa pianta con le foglie e gli steli super pelosi che fa un pò strano toccarla quando la si lava e la si maneggia??
Da informazioni prese da internet emerge che ha moltissime proprietà terapeutiche: è un eccellente tonico per il sistema nervoso ed il suo infuso è considerato efficace per ridare serenità; le foglie ed i fiori contengono sostanze quali nitrato di potassio, calcio e vitamina C ed hanno pertanto effetti depurativi, diuretici ed emollienti.
In cucina le foglie si consumano crude in insalata o tritate finemente e mescolate con dei formaggi freschi; oppure cotte come gli spinaci vengono poi impiegate nelle frittate o nei ripieni (es. nei pansotti genovesi  o nellla torta pasqualina).
Ha un sapore fresco simile al cetriolo ma con una nota sicuramente più aspra.
Fin dall'antichità questa pianta è stata descritta come capace di allontanare la malinconia, di confortare ed allietare: il suo nome deriva dal termine celtico "borrach" che significa appunto "coraggio".

Passiamo alla barba dei frati (o "agretti"), un'altra perfetta sconosciuta e di difficile reperimento (se non proprio direttamente dai fruttivendoli) che si trova proprio da marzo in poi (e quindi cade giusto a fagiolo per il questo contest).
Il nome "agretto" deriva proprio dal sapore leggermente acre.
Sono ricchi di potassio, caroteni, vitamine e soprattutto calcio.
Proprio per la loro composizione nutrizionale sono molto diuretici, rimineralizzanti e depurativi.
Grazie al contenuto di sali minerali e clorofilla, gli agretti facilitano l’eliminazione delle scorie e depurano il sangue da colesterolo e trigliceridi.
Viene venduta in mazzetti e le radici colore rosa sono sporche di terra: va quindi ben lavata anche con l'utilizzo di bicarbonato, cambiando spesso l'acqua.
Durante il lavaggio va tolta questa radice spezzandola con un colpo secco dove la barba rosa finisce.
In cucina viene perlopiù consumata come contorno dopo ad esempio una cottura al vapore e condita solo con un filo di limone, olio e sale.

Infine concludiamo questo quadretto di informazioni con alcune note sulle fave.
Avrei potuto utilizzare quelle fresche visto che proprio in questo periodo iniziano a trovarsi sui banchi del fruttivendolo ... di solito però quelle fresche vengono mangiate crude o leggermente sbollentate; nel mio caso invece ho utilizzato quelle secche (già ammollate e pronte per la cottura) ideali per realizzare creme e purè (nel mio caso poi indurite con una cottura in forno).
Le fave sono ricche di proteine e ferro (ne contengono di più delle uova), fibre e sali minerali.
Sono energizzanti, depurative e toniche. Adatte agli sportivi, ai bambini debilitati, a chi soffre di astenia da cambio di stagione.

Passiamo ora agli ingredienti ed alla preparazione (dosi per due persone) ma prima una vista dall'alto del piatto proposto:


Per le cialdine:
50 gr di fave secche
1/2 dado vegetale
30 gr di patate
1/2 tuorlo di un uovo
In un mixer tritare finemente qualche fava sino ad ottenere una farina fine e metterla da parte.
In un pentolino far cuocere per almeno 15 minuti le fave secche (gia ammollate) e la patata in 200/300 gr di acqua nel quale abbiamo precedentemente fatto sciogliere mezzo dado vegetale.
Frullare ed aggiungere il mezzo tuorlo.
Prendere una teglia da forno, rivestirla con carta da forno e stendere il composto ottenuto cercando di assottigliarlo più possibile; spolverare con la farina di fave.
Infornare a 140 gradi per almeno 20 minuti; dopo questo periodo, se l'impasto fosse ancora leggermente molle, dare un'ultima cottura sotto il grill del forno per qualche minuto.
Una volta che l'impasto si è raffreddato tagliarlo in triangolini.
Volendo spolverarli con dei pezzetti di fava tritata.

Per il tortino
1/2 scalogno
200 gr di zucchine
50 gr di foglie di borragine (ben lavata ed asciugata)
1 albume
4 cucchiai di panna da cucina
15 gr di parmigiano
olio, sale e pepe q.b.
In una pentola rosolare lo scalogno con un goccio di olio d'oliva; aggiungere le zucchine tagliate a rondelle e cuocere per almeno 10 minuti; in ultimo aggiungere le foglie di borragine e proseguire la cottura per altri due minuti.
A questo punto versare le zucchine e le foglie di borragine in un mixer e tritare finemente; aggiungere la panna ed il parmigiano e frullare il tutto.
A parte montare l'albume a neve ed aggiungerlo delicatamente dal basso verso l'alto al composto preparato.
Versare negli stampini precedentemente imburrati ed infornare a 200 gradi per almeno 20/25 minuti.

Per la finitura con la barba di frate:
Prendere della barba di frate a piacere (minimo appunto la vendono a mazzetti); pulirla molto bene come sopra meglio indicato togliendo le radici rosa e cuocerla al vapore per massimo dieci minuti.
Condirla con del succo di limone, un pizzico di sale ed un filo d'olio d'oliva.

Predisporre quindi il piatto estraendo il tortino dallo stampino; disporvi sopra la barba dei frati a piacere.
Accompagnare con delle fette di prosciutto crudo e la cialda di fave secche.


E' da provare!!! Tagliare il tortino e mangiarlo in abbinamento con il prosciutto è veramente gustosissimo ... il tutto accompagnato da una cialdina croccante dal sapore tutto naturale!
Ve la mando in direttissima!!!
Ciaoooooooo

6 commenti:

  1. Che piatto veramente interessante!!! Complimenti per l'idea :-))

    RispondiElimina
  2. A me piace molto l'utilizzo della borragine!

    ciao loredana

    RispondiElimina
  3. Che bello il tuo piatto, molto primaverile.....Anch'io ho usato le fave per il contest di Vale e Cinzia, però le tue cialdine mi piacciono molto ;-)

    RispondiElimina
  4. Io dico che nella sua semplicità questo piatto è un vero successo!! scegliendo poi un prosciutto con la P maiuscola credo che diventi un piatto godibilissimo nel suo insieme.
    Grazie!!
    Valentina

    RispondiElimina
  5. Ci sono degli ingredienti particolarissimi e perfetti per onorare non solo il contest, ma soprattutto la natura, che regala sapori così particolari... mmmh la cialda croccante con le fave!
    BRAVA Monique, grazie!!!! ovviamente sarai attesa anche per i prossimi colori ;)))

    RispondiElimina
  6. ciao! meno male che non sono l'unica foodblogger ad aver cucinato per la prima volta la barba di frate... ;)))
    bellissima la tua proposta, davvero complimenti!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...